ORSOLINI, Pirro
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ORSOLINI, Pirro
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pisa
- Data di nascita
- January 1 1854
- Luogo di morte
- Lucca
Biografia / Storia
- Nasce a Pisa nel 1854 nel popoloso sobborgo di Porta a Mare, carpentiere e bracciante. Il suo nome è strettamente legato al caso della “bomba alla Prefettura” di Pisa, esplosa il 20 novembre 1878 al termine di una manifestazione monarchica indetta in segno di giubilo dopo il mancato attentato di Passannante. La sera del 20 novembre O. si trova a passare fra l’imboccatura del Ponte di Mezzo e la Torre dell’Orologio quando, a un tratto, dopo una forte esplosione, si scatena il panico nella schiera dei manifestanti che stanno concludendo sotto la prefettura il corteo monarchico. La folla inferocita si rivolta contro O. incitata da uno studente che tosto lo indica come l’esecutore del lancio dell’ordigno. L’esplosione non ha conseguenze né sugli edifici circostanti, né sulle persone, se si eccettua una leggera scalfittura riportata da un giovane, ma per la polizia e le autorità, la bomba offre l’occasione per imbastire una vasta manovra repressiva nei confronti di tutti gli internazionalisti del luogo. La psicosi delle bombe, dopo quella di via Nazionale a Firenze del 18 novembre, coinvolge tutta l’opinione pubblica, e sul banco degli imputati finiscono come capri espiatori gli internazionalisti. Tra la fine dell’anno e i primi mesi del 1879 a Pisa gli internazionalisti ammoniti sono più di un centinaio, diverse decine gli arrestati e molti i condannati al domicilio coatto. Come poi, l’andamento dello stesso processo dimostra, le prove a carico di O. non esistono, se si escludono le testimonianze contraddittorie dello studente e dei poliziotti. Tutti i presunti complici di O., indicati dalle forze dell’ordine, sono prosciolti nella fase istruttoria e rilasciati o dopo alcuni giorni di carcere o dopo qualche mese, mentre l’internazionalista di Porta a Mare rimane l’unico imputato. Il processo, che ha una discreta eco sulla stampa regionale e nazionale, si svolge a Siena fra l’11 e il 13 marzo, in un clima di caccia alle streghe e si conclude con la condanna a 19 anni di carcere per O., che al termine dichiara “Posso dire che hanno condannato un innocente!”. Muore a Lucca nel penitenziario di S. Giorgio, dopo più otto anni di carcere duro, il 13 gennaio del 1887. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio di Stato Pisa, Ispezione Pubblica Sicurezza, b. 863, f. 292; Processo contro Pirro Orsolini per la bomba lanciata in Pisa, la sera del 20 novembre 1878, Pisa, 1879.
Bibliografia: P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969, ad indicem; F. Bertolucci, Anarchismo e lotte sociali a Pisa 1871-1901, Pisa, 1988, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
- 2004