BRUNO CURIALE, Francesco
Tipologia Persona
- Ciccio (pseudonimo)
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BRUNO CURIALE, Francesco
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Vizzini
- Data di nascita
- 18/10/1860
- Luogo di morte
- Vizzini
- Data di morte
- 30/07/1928
Attività e/o professione
- Qualifica
- Agricoltore
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Vizzini (CT) il 18 ottobre 1860 da Giuseppe e Serafina Curiale, agricoltore, detto “Ciccio”. All’età di vent’anni, trovandosi sotto le armi, uccide per futili motivi un commilitone. Nei quindici anni che trascorre in carcere acquista con la lettura una certa cultura di base che approfondisce, una volta posto in libertà, dedicandosi allo studio delle dottrine sociali. Accostatosi al PSI, è tra i fondatori della lega di Vizzini, nel 1901, che con i suoi 1.200 iscritti è l’organizzazione contadina più imponente dell’intera provincia di Catania; della CdL, inaugurata a Vizzini il 22 settembre 1901; e infine del circolo socialista della stessa città, sorto il 3 agosto 1902. Aderisce all’anarchismo e all’anticlericalismo, di cui sarà attivo propagandista, probabilmente nel 1908, allorché entra in contatto col gruppo anarchico animato da Gaetano Zurria, che pubblica a Catania il periodico «La Rivolta» e si batte contro il popolarismo defeliciano e il riformismo socialista. Fervente antimilitarista, alla vigilia del primo gonflitto mondiale costituisce, con numerosi giovani del suo paese e della vicina Scordia, il gruppo autonomo “Mario Rapisardi”. Risulta nel 1917 abbonato e diffusore de «Il Libertario» di La Spezia. Nel dopoguerra organizza i “cittadini proletari” e gli ex-combattenti del paese che spinge in lotta contro l’esosità delle tasse comunali, imposte dall’amministrazione di sinistra, e conduce poi all’occupazione delle terre incolte. Continua a essere attivo diffusore della stampa anarchica (in particolare di «Umanità nova» e «Il Seme anarchico» di Lentini). Conclusa la stagione delle occupazioni, fatto segno a persecuzioni e angherie di ogni sorta, si ritira a vita privata, lasciando un’importante eredità politica che si manifesterà ampiamente a Vizzini nelle lotte del Secondo dopoguerra. In questa città muore il 30 luglio 1928. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Cerrito, p. 13; G.C. Marino, Partiti e lotta di classe in Sicilia da Orlando a Mussolini, Bari 1976, p. 103.
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- 181