BROCHERI, Alfredo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BROCHERI, Alfredo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- 01/07/1897
- Luogo di morte
- Napoli
- Data di morte
- 26/09/1937
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio meccanico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Milano il 1° luglio 1897 da Angelo e Flaminia Pagani, operaio meccanico. Come ricorda il cenno biografico (nei documenti di polizia talvolta viene erroneamente indicato con il cognome Broccheri o Brocchieri) del CPC nell’agosto 1916, “epoca in cui militava nel partito socialista”, viene arrestato e denunciato “per grida sediziose ‘Abbasso la guerra’”; chiamato alle armi in settembre, nel novembre 1917 viene colpito “da mandato di cattura […] per diserzione”. Congedato nel maggio 1920 si manifesta di idee anarchiche e risulta “in rapporti con gli anarchici Malatesta Enrico [sic], Boldrini Giuseppe, Villa Guido, Perelli Mario ed altri”. Nell’agosto 1920 viene arrestato per l’attentato al ristorante Cova e solo il 23 dicembre 1921 viene assolto e rilasciato. Negli anni successivi, pur senza dar luogo a speciali rilievi, continua a mantener “fede ai suoi principi anarchici” e per questo è sottoposto a frequenti controlli e arresti; si è nel frattempo sposato. Negli anni della dittatura diventa un attivo organizzatore di espatri clandestini attraverso la Svizzera. La rete, che si avvale di alcuni contrabbandieri, fa riferimento a Pietrino Sini esule a Parigi. Tramite B. espatriano, tra gli altri, Amleto Astolfi ed Eugenio Macchi. Nel giugno 1934, in seguito all’arresto di Pietro Foglio, un emissario giunto dalla Francia, cadono nella rete anche B. e Lodovico Corti. Tradotto nel carcere romano di Regina Coeli B. subisce, durante gli interrogatori, sevizie tali da minarne seriamente la salute mentale. Il 27 agosto 1934 viene assegnato al confino per cinque anni. Prima a Ventotene e poi a Ponza “continua a frequentare i suoi compagni di fede”. Le sue condizioni di salute si aggravano sempre più, e il 26 settembre 1937 muore all’ospedale di Napoli. (M. De Agostini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; In memoria di Alfredo Broccheri [sic], «Il Libertario», Milano, 11 set. 1946
Bibliografia: V. Mantovani, Mazurka blu. La strage del Diana, Milano 1979 (Pescara 2002), ad indicem; M. De Agostini, Gli Anarchici milanesi nella lotta di Liberazione, «Lettera ai Compagni», Roma, lug.-ago. 1985.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181