​OLIVIERI, Renato

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​OLIVIERI, Renato

Date di esistenza

Luogo di nascita
La Spezia
Data di nascita
March 23 1899
Luogo di morte
La Spezia

Biografia / Storia

Nasce alla Spezia il 23 marzo 1899 da Giuseppe e Luigia Bardini, carpentiere in ferro. Si avvicina fin da ragazzo agli ambienti sovversivi e marginali della società. È accusato di reati contro la proprietà e le persone e rinchiuso in una casa di correzione. A partire dal 1916 riporta varie condanne per reati comuni e oltraggio delle autorità. Chiamato alle armi in marina, O. diserta e viene condannato dal Tribunale militare di La Spezia a due anni di carcere. Propagandista delle idee anarchiche nel cerchio dei suoi compagni di lavoro, è più propenso all’azione pratica che all’approfondimento delle idee. O. è in prima linea in tutte le manifestazioni e gli scioperi del Biennio rosso e durante l’occupazione delle fabbriche. Alle prime spedizioni delle squadre fasciste O. inizia a militare negli Arditi del popolo. Si distingue nei fatti di Sarzana del luglio 1921. Il 19 febbraio 1922 è coinvolto nell’uccisione del fascista, arrestato e, con sentenza del tribunale di Genova del 6 maggio 1924 condannato a 21 anni di carcere da scontarsi nel carcere di Alghero. È incluso nell’elenco dei sovversivi ritenuti capaci di compiere attentati ed atti terroristici. Il 27 marzo 1937 a seguito di amnistia, O. è dimesso dal carcere, ma, in considerazione della sua pericolosità, viene assegnato al confino di polizia per la durata di cinque anni e inviato a Gasperina (CZ). Nell’ottobre dello stesso anno viene segnalato perché “ha tenuto cattiva condotta, continuando ad affiancare i compagni di fede e gli elementi ritenuti più pericolosi della colonia. Dimostra di conservare inalterate le proprie idee, senza fornire alcuna prova di ravvedimento”. Questi cenni sono confermati negli anni successivi e O. è sempre attentamente vigilato. In seguito è trasferito a Pisticci dove sconta il periodo restante di confino. Il 4 marzo 1942 O. termina il periodo di confino, ma viene trattenuto come internato fino al settembre del 1943, data in cui può finalmente tornare alla Spezia. Qui giunto prende il suo posto nella lotta partigiana nella ii brg Lunense della fai che opera tra la Liguria e la Lunigiana. Il 29 novembre 1944 è catturato dai tedeschi durante un rastrellamento a Fosdinovo. Portato alla Spezia viene fucilato pochi giorni dopo, il 3 dicembre 1944. Sarà proposto per la medaglia d’oro. (G. Barroero)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Rievocazione dei fatti di Sarzana, «Il Comunista libertario», 19 ago. 1945; Archivio storico del Centro di documentazione di Pegli, Comunicato della fcl di La Spezia, 6 dic. 1945; [Necrologio], «Il Comunista Libertario», n.12, 1945; Gli anarchici nella lotta armata 1943-45, «Umanità nova», 26 apr. 1975.
 
Bibliografia: P. Bianconi, Gli anarchici italiani nella lotta contro il fascismo, Pistoia 1988.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Luigia Bardini

Bibliografia

2004

Oggetto

Collezione

Persona