​OCCHIPINTI, Maria

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​OCCHIPINTI, Maria

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ragusa
Data di nascita
July 29 1921
Luogo di morte
Roma

Biografia / Storia

Nasce a Ragusa il 29 luglio 1921 da Giorgio e Concetta Sgarioto. D’indole curiosa e inquieta, insofferente all’ambiente piatto e bigotto della sua città, abbandonata la scuola dopo la terza classe per fare l’apprendistato di sarta, si sposa a 17 anni. Poco dopo il marito è chiamato alle armi. Nel 1944, finita la guerra, s’iscrive alla cdl, suscitando grande scandalo, ma facendo proseliti tra le donne del suo quartiere. Quando, nel dicembre 1944, arrivano le cartoline precetto che richiamano gli uomini alle armi per prendere parte alla ricostruzione dell’esercito italiano voluta dal governo Bonomi, di cui faceva parte il pci, è protagonista, assieme a tante donne ed alla stragrande maggioranza della popolazione di Ragusa, delle sommosse dette del “Non si parte”, estese in tutta la Sicilia ma particolarmente cruente nella provincia iblea. Incinta, si getta davanti ad un camion che rastrella i giovani della città, e riesce momentaneamente a bloccarne la marcia, permettendo la fuga dei prigionieri. L’uccisione di un ribelle da parte di un soldato, dà il via all’insurrezione armata, che sarà sedata dopo tre giorni, con numerosi morti da ambo le parti. Arrestata dopo una breve latitanza in compagnia di uno dei capi della rivolta, il comunista rivoluzionario Erasmo Santangelo (condannato per l’uccisione di un finanziere, si suiciderà in carcere nel 1954), viene inviata dapprima al confino di Ustica, dove nascerà la figlia Maria Lenina, quindi trasferita al carcere palermitano delle “Benedettine”. Sconterà quasi due anni di pena ed al ritorno troverà attorno a sé un ambiente familiare, umano, politico ostile. Solo gli anarchici, spina dorsale dei “non si parte” a Ragusa, le daranno solidarietà e amicizia. Da quel momento aderirà al movimento anarchico, impegnandosi in iniziative contro la povertà e la schiavitù fisica, psicologica e morale, specie delle donne. Abbandonerà ben presto la sua città vivendo per oltre 25 anni in giro per il mondo: Napoli, Sanremo, Roma, Svizzera, Marocco, Francia, Canada, usa, Haway; ed entrando in contatto con l’intellettualità internazionale di sinistra (in Francia ha animate discussioni con J.-P. Sartre e S. De Beauvoir). Nel periodo svizzero scrive il libro autobiografico che la renderà famosa al grande pubblico, Una donna di Ragusa, pubblicato a Firenze nel 1957, con prefazione di Carlo Levi e una nota di Paolo Alatri: documento umano e politico fondamentale per la comprensione, tra l’altro, delle sommosse del gennaio 1945. Il libro sarà ripubblicato nel 1976 da Feltrinelli con un importante saggio introduttivo di Enzo Forcella (Un altro dopoguerra), e nel 1993 da Selerio. Traduzioni integrali sono apparse in Svezia e Francia, parziali negli usa. Torna in Italia nel 1973 e si stabilisce a Roma, integrata nel movimento femminista, nell’area pacifista e antimilitarista (aderisce alla lega per il disarmo unilaterale), mantenendo stretti legami col movimento anarchico. Nel 1979 è protagonista di una battaglia contro l’esproprio di terreni agricoli a uso industriale nella sua Ragusa. Continua a dedicare la propria vita alla rivalutazione politica dei fatti del 1945, scrive lettere, poesie, racconti, una raccolta dei quali comparirà presso Sellerio nel 1993. Muore a Roma, per le conseguenze del morbo di Parkinson, il 20 agosto 1996. (G. Gurrieri)

Fonti

Fonti: Archivio storico degli anarchici siciliani, Legato Franco Leggio, Carteggio Maria Occhipinti-Franco Leggio; ivi, Legato Giuseppe Gurrieri, Carteggio Maria Occhipinti-Giuseppe Gurrieri; Id., Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza politica, Maria Occhipinti a Paolo Schicchi, 20 gen. e 5 feb. 1947.
 
Bibliografia: scritti di O.: Il carrubo e altri racconti, Palermo 1993. Scritti su O.: L. Barone, Maria Occhipinti. Storia di una donna libera, Ragusa, 1984; Rivolte e memoria storica, Atti del convegno 1945-1995: le sommosse contro il richiamo alle armi cinquant’anni dopo, Ragusa 1995; L. Giarratana, Ciao compagna. Maria Occhipinti è morta, «Sicilia libertaria», set. 1996; G.L. Romano, Moti rivoluzionari nel ragusano. Dicembre 1944-gennaio 1945, Ragusa 1998; I. Cotensin, Maria Occhipinti e la rivolta di Ragusa (gennaio 1945), Ragusa 2003. 

Filmografia: A. Cambria, Maria Occhipinti. La rivolta dei non si parte, RAISAT Album, 17 set. 2002.
 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

183

Note

Paternità e maternità: Giorgio e Concetta Sgarioto

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città