​IPERNONI, Costante

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​IPERNONI, Costante

Date di esistenza

Luogo di nascita
Padova
Data di nascita
July 7 1888

Biografia / Storia

Nasce a Padova il 7 gennaio 1888 da ignoti, frequenta la 3a classe elementare. Risiede a Rovigo, dove esercita il mestiere di calzolaio. Il primo cenno biografico della Prefettura di Rovigo risale al 14 settembre 1910, che lo qualifica “di carattere violento e maligno” e militante “nelle file della setta anarchica” mentre “precedentemente professava idee sindacaliste”; secondo il prefetto “riceve spesso giornali sovversivi e fa attiva propaganda delle sue idee ma non è capace di tenere conferenze”. Nel 1909 è uno dei promotori dello sciopero dei calzolai di Rovigo. Il 28 agosto 1910 partecipa alla conferenza tenuta a Rovigo da Maria Rygier: due giorni dopo viene condannato dalla Pretura locale a un’ammenda per “rifiuto d’obbedienza”, per essersi opposto allo scioglimento della riunione con la Rygier disposto dalla polizia. Disoccupato, il 12 giugno 1913 emigra a Ginevra ma rientra a Rovigo il 25 agosto 1914. Già riformato, il 28 maggio 1915 è richiamato alle armi per mobilitazione: compreso in un elenco dei socialisti pericolosi trasmesso al Comando Supremo dalla Prefettura di Rovigo, presta servizio fino al 10 giugno 1919. Nel 1920 ha una figlia naturale di nome Speranza, legittimata, che convive con lui fino al 1938, quando si trasferisce ad Avellino. Il 25 ottobre 1920 è fermato perché partecipa, in rappresentanza di Rovigo, a un convegno di anarchici veneti che si tiene a Padova. Nell’ottobre 1922 è presidente del gruppo degli anarchici di Rovigo. Dal giugno all’ottobre 1923 vive a Milano. Il 10 dicembre 1926, con ordinanza della Commissione Provinciale di Rovigo, viene sottoposto a due anni di ammonizione perché ritenuto pericoloso per l’ordine nazionale dello Stato. Nel corso degli anni Trenta I. si avvicina al movimento comunista, il 19 febbraio 1931 viene nuovamente sottoposto ai vincoli dell’ammonizione per altri due anni. Il 13 agosto 1935 gli viene inflitta per la terza volta l’ammonizione a due anni “quale elemento politicamente pericoloso” essendo sospettato di aver partecipato a un “movimento comunista” concretizzatosi nella diffusione in Rovigo “di manifestini sovversivi”, inneggianti alla rivoluzione comunista, a Lenin, alla libertà e all’uguaglianza. Nel 1939 viene ancora vigilato perchè “conserva le sue vecchie idee, senza dar prova di ravvedimento”. Nel 1950 gestisce un negozio di pellami nel centro storico di Rovigo e milita nel Partito Comunista. Il 24 aprile 1955, nullatenente, privo di pensione e senza alcun familiare residente in Rovigo, I. – “meravigliosa figura d’idealista”, “l’anarchico dall’animo di poeta e dallo spirito francescano” – è accolto nella Casa di Ricovero di Rovigo. S’ignorano data e luogo di morte. (V. Tomasin)

Fonti

Fonti: Archivio di Stato Rovigo, Questura, CP, b. 32, ad nomen; ivi, Pretura, Procedimenti Penali, 1911, b. 74 n. 173.
 
Bibliografia: G. Ferro, Noviziato tra le isole, Milano 1963, p. 31; Id., La culla del socialismo. Il Polesine, Venezia 1989, p. 268.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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2004

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