ARTIOLI, Pietro
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ARTIOLI, Pietro
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Arceto
- Data di nascita
- 1851
- Luogo di morte
- Arceto
- Data di morte
- 22/10/1924
Attività e/o professione
- Qualifica
- Negoziante
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce ad Arceto di Scandiano (RE) nel 1851, negoziante. Capeggia, sia pure in osmosi coi repubblicani, il primo nucleo d’internazionalisti, che si costituisce a Reggio (Circolo Popolare) e a Novellara nel 1873. I primi internazionalisti reggiani, oltre ad A., sono Angelo Canovi, Cesare Guardasoni, Antonio Bertolini ed Enrico Davoli. A con-ferma della funzione direttiva di A. nell’ambiente del “sovversivismo” locale occorre rilevare co-me quest’ultimo nell’estate del 1873 fonda e dirige «L’Iride», “Periodico letterario politico mensile”, un giornale nato dalla collaborazione di repubblicani e internazionalisti (gerente ne è Francesco Bedogni), uscito a Reggio Emilia dal 1° agosto 1873 al 3 luglio 1874. In assidua corrispondenza con gli internazionalisti mirandolesi Antonio Feltri e Celso Ceretti, nel novembre del 1874 A. si reca con quest’ultimo in Spagna, nel tentativo di difendere la Repubblica abbattuta da un colpo di stato militare. In origine, il movimento internazionalista reggiano, che è frammisto di istanze democratico-mazziniane e di un confuso garibaldinismo d’orientamento socialisteggiante e libertario, si sparge anche in provincia. Enrico Taschini e Giacomo Turri vengono, ad esempio, menzionati nel 1876 in una relazione del prefetto di Reggio come i due principali esponenti del movimento internazionalista nel Circondario di Guastalla, intenzionati a dar vita a “una sezione dell’Internazionale” a Novellara. Anche A., che risiede in provincia, a Scandiano, deve aver svolto un’opera propagandistica efficace, perché al processo di Roma (del 3 febbraio 1875), contro 27 militanti accusati d’aver fatto parte della sezione dell’Internazionale della Capitale, oltre al novellarese Taschini, figurano anche i suoi concittadini Giuseppe e Niccola Bertolani (il primo dei quali residente nella frazione di San Ruffino). Nel 1876, finalmente, col concorso proprio del “compagno Bertolani Giuseppe, venuto da Roma”, si costituisce a Reggio il “Circolo Socialista” che nello stesso anno avrà i suoi rappresentanti ai Congressi internazionalisti di Bologna (della Federazione Romagne ed Emilia) e poi di Firenze (il iii della Federazione Italiana dell’AIL). In occasione di quest’ultimo Congresso che dovrebbe tenersi a Firenze nel novembre del 1876 e che in realtà a causa delle persecuzioni poliziesche si svolge a Tosi, una borgata non lontana dal capoluogo toscano, il 20 novembre A., delegato del Circolo reggiano, è arrestato dalla “forza pubblica” assieme ad altri delegati. Nel corso di una perquisizione effettuata dalla polizia nell’abitazione dell’A., sono sequestrati una cinquantina di manoscritti “più o meno riferentisi agli ultimi movimenti politici nelle romagne e lettere dello Artioli stesso, in cui parla di un convegno col noto Eugenio Valzagna [recte: Valzania], ed altre lettere del Ceretti”. Da un elenco delle sezioni di Romagna ed Emilia redatto dal Costa e trasmesso al Comitato Federale di Neuchatel affinché sia possibile stabilire l’entità delle forze dell’Internazionale in Italia prima dei moti insurrezionali decisi per la primavera del 1877, Reggio Emilia conta una trentina di affiliati e ha superato sezioni come Modena (25 aderenti), Mirandola (15), Faenza (22), Sant’Arcangelo di Romagna (20), Meldola (10). È evidente l’impegno profuso da A. per la costituzione di nuclei internazionalisti nella provincia reggiana. L’ambivalenza dell’internazionalismo di A. è esemplificabile nell’indirizzo delle dediche di un suo libro Profili a fantasia (Carme biblico) pubblicato nel 1876, con le quali omaggia l’amico Giuseppe Barbanti Brodano, noto internazionalista bolognese e Antonino Di Bella, socialista calabrese. Alla fine del 1876, come annuncia il giornale repubblicano «La Minoranza», nasce la Lega Democratica che comprende il Circolo Popolare repubblicano, i progressisti (democratici) del Camparini, i repubblicani di Iginio Bac-chi e il Circolo Socialista di A.; come si noterà, esponenti di forze diverse unite da analoghe aspirazioni antimonarchiche e, forse, dagli echi e dalle speranze suscitati nel marzo 1871 dalla Comune di Parigi. A., come Giovanni Cigarini e altri esponenti dell’internazionalismo reggiano è affiliato alla Massoneria, la cui “loggia” locale è di-retta dal repubblicano Angelo Camparini, e nella cui sede si svolgono anche le riunioni degli internazionalisti, il che testimonia del profondo legame tra l’organizzazione massonica e i movimenti democratici cittadini. In una relazione della ps dell’8 aprile 1877 si legge che “L’Artioli, giovane negoziante di Arceto, ove dimora, viene a Reggio in vari giorni della settimana, specialmente la do-menica quando di solito questi internazionalisti tengono riunione in qualche camera di osteria, ora in un punto, ora in un altro. Degli altri internazionalisti”, continua il rapporto di PS, “i più influenti e attivi sono: Giovanni Ferrarini figlio di un operaio di Reggio, Lodi Carlo veterinario di Arceto, il Cepeletti operaio e Angelo Canovi. Nello scandianese vi sarebbero una ventina di affiliati. A Casina [nell’Appennino], ce ne sono altri a cui è capo il Montruccoli. […] A Luzzara e Novellara vi sono alcuni internazionalisti”. Il 18 luglio, A., Angelo Canovi e Giovanni Ferrarini vengono assolti dal Tribunale di Reggio Emilia in un processo per “reato di stampa”. In settembre A. parte per il Congresso di Roma dell’AIL e rompe con l’anarchismo (lettera all’imolese Andrea Costa), entrando in contatto col francese Benoît Malon (evoluzionista). Con l’abbandono di A. – che è ufficialmente cancellato dagli elenchi che la PS tiene degli internazionalisti, essendosi egli definitivamente convertito al socialismo evoluzionistico e gradualista –, il movimento internazionalista di matrice anarchica non si estingue, si ricostituisce infatti la disciolta “Fratellanza Reggiana” il cui obiettivo è quello di riprendere i rapporti con le sezioni romagnole dell’Internazionalismo anarchico e col bakuninismo, dei cui testi si tenta la diffusione a Reggio nel 1878-79. Successivamente A. si dedica all’attività pubblicistica divenendo seguace di Costa dopo la sua svolta socialista. Prima della guerra mondiale – l’A. sarà interventista – ricopre varie cariche pubbliche e dà vita al periodico «Libera voce». Negli anni Venti fonda un giornale locale, «La Cronaca di Scandiano», apertamente fascista, che uscirà pochissimo. Muore ad Arceto di Scandiano il 22 ottobre 1924. (G. Boccolari)
Fonti
- Fonti: Archivio comunale Scandiano, Anagrafe 1924; Archivio di Stato Reggio Emilia, Pubblica sicurezza viii-15, 1876-77; Biblioteca comunale di Imola, Fondo Costa - n. 22, lettera dell’Artioli al Costa (Scandiano, 9 ago. 1877); Archivio di Stato di Modena, Carte del Tribunale, Processi d’Assise 30 ott. 1877; F. 44; «Il Giornale di Reggio», 23 ott. 1924.
Bibliografia: Scritti di A.: Profili a fantasia. Carme biblico, Reggio Emilia 1876; G. Maffei, P.A., Organizzazione nazionale della cooperazione di consumo, Reggio Emilia 1886; Chi è socialista? Note per la sincerità, la libertà e l’unità del Partito nel prossimo Congresso di Reggio Emilia, Scandiano 1912; Chi ha voluto la guerra. Lettera aperta al prof. G. Soglia deputato al Parlamento italiano. In occasione del suo discorso tenuto il Primo Maggio 1917, Reggio Emilia 1917; La Pace. Conferenza tenuta ad Arceto il 3 febbraio 1918 (Il saluto dell’ora ai soldati del Deputato Alfredo Bertesi), Reggio Emilia 1918. Scritti su A.: Relazione del Circolo socialista sulla sua costituzione, «L’Avvenire» (Modena), 6 lug. 1878; P.C. Masini, Gli internazionalisti. La Banda del Matese (1876-1878), Milano-Roma 1958, p. 29; Id., La i Internazionale nelle carte dei fratelli Ceretti, «Movimento operaio e socialista», gen.-giu. 1965; O. Rombaldi, Cronaca della questione sociale, in Reggio dopo l’Unità, Reggio Emilia, 1967; M. Mazzaperlini, Biobibliografia dei reggiani illustri, in Reggio Emilia, vicende e protagonisti, v. 2, ad vocem, Bologna 1970; T. Fontanesi, I riflessi della Comune e il movimento internazionalista a Reggio Emilia (1871-1885), Tesi di Laurea, Univ. di Bologna, aa. 1973-74, p. 77; Masini 1 (1974), ad indicem; Bakunin e la Prima Internazionale in Emilia. Mostra documentaria tenuta dal 19 marzo al 17 aprile 1977 a Reggio Emilia, a cura di P.C. Masini, et al., Reggio Emilia 1977; G. Boccolari, T.Fontanesi, Le origini del movimento operaio e contadino, in Storia illustrata di Reggio Emilia, a cura di M.Festanti, G. Gherpelli, f. 27, S. Marino 1987; F. Montanari, L’utopia in cammino. Anarchici a Reggio Emilia 1892-1945, Reggio Emilia 1993.
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