​ARRIGHI, Urbano

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​ARRIGHI, Urbano

Date di esistenza

Luogo di nascita
Lucca
Data di nascita
02/04/1878
Luogo di morte
Lucca
Data di morte
13/03/1956

Attività e/o professione

Qualifica
Rappresentante

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Lucca il 2 aprile 1878 da Enrichetta Arrighi e padre ignoto, rappresentante, detto “Ferruccio”. Aderisce al movimento anarchico subito dopo l’attentato Bresci. È considerato la figura più rappresentativa dell’anarchismo lucchese della prima metà del 20. secolo, e per la sua attività di propagandista, è costantemente sorvegliato dalla polizia regia che lo classifica come “anarchico pericoloso”. Collabora con brevi articoli alla stampa libertaria e su «L’Iconoclasta» del 1° gennaio 1920 pubblica un articolo dal titolo Perché sono anarchico? Che cosa voglio?. È in contatto con E. Malatesta ed è diffusore e sostenitore di «Pensiero e volontà». Durante il fascismo continua la vigilanza su di lui ed è spesso incarcerato per misure precauzionali in occasioni di determinate ricorrenze o di visite particolari dei gerarchi del regime. Nel 1929 è arrestato perché sospettato di aver spedito una lettera minatoria al segretario del partito fascista Carlo Scorza; non si conosce l’esito del provvedimento. Rimane vigilato fino al 1943. Partecipa alla Resistenza come addetto al coordinamento dei contatti fra le forze antifasciste lucchesi. Alla caduta del fascismo è fra gli animatori della ricostituzione del movimento anarchico a Lucca. Contribuisce alla riorganizzazione del gruppo “P. Gori”. È corrispondente da Lucca de «Il ’94», ove nel numero del 24 febbraio 1946 appare il resoconto della conferenza a Lucca di Alfonso Failla del novembre 1945, con l’introduzione dello stesso A . e di Luigi Velani. Muore a Lucca il 13 marzo 1956. Il gruppo “P. Gori” di Lucca, in quell’occasione, fa rilevare, fra l’altro, che con A. “scompare una delle più belle figure di quell’anarchismo che scrisse tante belle pagine di lotta e di resistenza anche nei momenti peggiori della fine dell’800 e del principio di questo secolo”. (I. Rossi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; [Necrologio], «Umanità nova» 25 mar. 1956; [Necrologio], «Seme anarchico» mar. 1956.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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