BRAGA, Faustino Giuseppe
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BRAGA, Faustino Giuseppe
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Virle
- Data di nascita
- 29/01/1903
- Data di morte
- 29/07/1941
Attività e/o professione
- Qualifica
- Scalpellino
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Virle Treponti di Rezzato (BS) il 29 gennaio 1903 da Giuseppe e Oliva Piccinelli, scalpellino. Avviato giovanissimo al lavoro, abbraccia le idee anarchiche, dopo una breve militanza socialista, e ne diviene attivo propagandista. Condannato a 25 giorni di reclusione il 19 ottobre 1921 per oltraggio a pubblico ufficiale, subisce una condanna per lesioni il 9 luglio 1922, prima di emigrare in Francia, dove resta fino al marzo del 1926. Rimpatriato per prestare servizio di leva, viene assolto, per “inesistenza di reato”, dall’accusa di diserzione il 28 aprile 1926. Congedato nella primavera del 1927, è denunciato alla Commissione provinciale di Brescia “quale elemento pericoloso all’ordine nazionale dello Stato” e ammonito il 26 aprile . Condannato a tre mesi di arresti il 21 ottobre per “contravvenzione all’ammonizione”, emigra in Francia il 19 agosto 1934 e si stabilisce a Saint-Martin-sur-Ocre (Loire). Colpito nel 1935 da un decreto di espulsione per attività sovversiva, rimane comunque illegalmente oltr’Alpe, e nell’estate del 1936 va a Barcellona, dove si arruola nella Sezione Italiana, a maggioranza anarchica, della Colonna “Ascaso”, per poi passare nel Battaglione della morte. Il 9 dicembre 1936 la direzione di GL trasmette a Enrico Giussani “la lista dei volontari che hanno raggiunto la Spagna” con l’aiuto di GL, tra i quali c’è B. Il 2 luglio 1937 il giornale «Giustizia e libertà» di Parigi annuncia che B. è caduto sul fronte di Huesca, ma il 9 luglio la notizia viene smentita perché B., il 16 giugno, è rimasto ferito alla testa. Una volta guarito, B. torna in zona di guerra e presta servizio in un battaglione del genio, di stanza a Teruel. Schedato il 26 luglio 1938 come anarchico e descritto quale persona di alta statura e corporatura robusta, B. è ancora “nelle milizie rosse spagnole” il 30 settembre 1938, poi, il 6 febbraio 1939, rientra in Francia, finendo tra i reticolati dello spaventoso campo di internamento di Argelès-sur-Mer, dove aderisce al gruppo anarchico “Libertà o morte”, insieme a Muzio Tosi, Gennaro Gramsci, Liberato Clerico, Ermanno Neri, Ilario Margarita, Giovanni Zazzu e molti altri anarchici, quasi tutti reduci dalla penisola iberica. Trasferito a Gurs nel maggio del 1939, viene successivamente aggregato a una compagnia di lavoro, incaricata di fortificare la frontiera franco-belga. Catturato dai nazisti a Dunquerque, è riconsegnato alle autorità francesi alla fine del 1940 e rinchiuso nell’ex ospedale militare di Reims, trasformato in campo di concentramento, insieme ad altri ex “miliziani rossi”. Al principio del 1941 manifesta il proposito di stabilirsi a Parigi, presso un fratello, naturalizzato francese, ma nel luglio seguente è ancora internato nel “camp di Cazeaux”. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Bugiani, S. Carolini, A. Tozzi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Lombardi e ticinesi per la libertà in Spagna, Milano 1976, pp. 76-77; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; F. Bucci et al., Gli antifascisti grossetani nella Guerra civile spagnola, Follonica (Gr) 2000, pp. 71-72.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181