​ANSELMI, Raniero

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​ANSELMI, Raniero

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castelferretti
Data di nascita
26/06/1880
Luogo di morte
Falconara Marittima
Data di morte
19/12/1949

Attività e/o professione

Qualifica
Sarto

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Castelferretti (AN) il 26 giugno 1880 da Pacifico e Maria Marinangeli, sarto. Sin da giovanissimo frequenta alcuni dei più noti anarchici locali e comincia a fare propaganda fra i contadini. Dal 1898 è in corrispondenza con personaggi importanti del movimento libertario, fra cui Zavattero. Prende parte ai moti di fine secolo e il 10 maggio 1898 a Castelferretti è fra i più attivi nel protestare pubblicamente contro il rincaro del pane; messo agli arresti, nell’agosto 1900 è condannato a quindici mesi di carcere per associazione a delinquere, pena poi ridotta in appello. “Amico intimo del noto anarchico pericoloso Landi Aurelio” (pref. di Ancona, 1° dic. 1912), A. continua nell’opera di propagandista e il suo nome compare più volte fra i sostenitori dei giornali anarchici, fra cui «L’Agitazione», «Lo Sprone», «L’Alleanza libertaria» e «L’Agitatore». Di alcune testate è addirittura corrispondente («L’Alleanza libertaria», «Germinal», «Volontà»). Membro dei gruppi libertari “Katuko” (Ancona) e “Figli del lavoro” (Castelferretti), A. partecipa al congresso anarchico umbro-marchigiano di Fabriano (9-10 feb. 1913). Sottoscrittore di «Volontà», la sera del 5 febbraio 1914 si reca alla stazione di Falconara per accogliere Malatesta, il quale tiene poi una conferenza su “Cosa vogliono gli anarchici”. Richiamato alle armi durante il conflitto, nel dopoguerra A. prosegue nell’attività politica, defilandosi solo con l’ascesa al potere del fascismo. Nel febbraio 1931 la sua casa è perquisita, senza esito, dalla polizia. Nel settembre del 1940, non essendo più ritenuto pericoloso per l’ordine pubblico, la vigilanza nei suoi confronti è definitivamente sollevata. Muore a Falconara Marittima il 19 dicembre 1949. (R. Giulianelli)

Fonti

FONTI: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Collezione

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