ANGUILLESI, Anguilleso

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ANGUILLESI, Anguilleso

Date di esistenza

Luogo di nascita
Rosignano Marittimo
Data di nascita
02/02/1862
Luogo di morte
Campiglia Marittima
Data di morte
29/12/1920

Attività e/o professione

Qualifica
Calzolaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Rosignano Marittimo (LI) il 2 febbraio 1862 da Vincenzo e Cesira Poggianti, calzolaio. Domiciliato a Campiglia Marittima e padre di quattro figli, abbraccia le idee anarchiche, dopo una breve militanza socialista, e nel settembre 1897 partecipa ai tumulti contro la soppressione della Congregazione di carità di Campiglia, finendo in carcere. Nella primavera del 1898 firma, con il fratello Ermolao, una protesta “contro la condanna di Malatesta” e contro lo scioglimento del movimento libertario, minacciato dalla magistratura, che intende equipararlo a un’associazione di malfattori, e il 30 maggio è arrestato per essersi ribellato alle misure liberticide del Governo. Prosciolto dal Tribunale di guerra di Firenze, è schedato il 23 agosto 1898 dalla Prefettura di Pisa, la quale ricorda l’“estesa propaganda”, che, fino allo stato d’assedio, ha fatto “fra le classi lavoratrici, specialmente calzolai, con molto profitto”, “coadiuvato dalla moglie Poggianti Cesira, pur essa anarchica”: “È in relazione con gli anarchici più noti come il Gori Pietro ed altri di Arezzo, Pisa, Grosseto. Appartiene alla società trasporti funebri civili, senza veruna carica, ma è organizzatore del partito anarchico, ed in casa sua ben sovente si riuniscono i suoi compagni di fede”; lettore dell’«Avanti!» di Roma e de «L’Agitazione» di Ancona, fino alla recente messa fuorilegge, aveva – prosegue il “cenno biografico” – “parecchia influenza” fra gli anarchici di Campiglia, era sprezzante verso le autorità, interveniva alle manifestazioni sovversive e firmava manifesti e proclami, compreso quello “pubblicato nel giornale «L’Agitazione». Nel 1909 A. è considerato “uno dei capi degli anarchici” di Campiglia, è il principale esponente della locale lega calzolai, prende parte “a ogni manifestazione contraria alle istituzioni” e è attentamente vigilato. Il 9 novembre 1911 il Ministero dell’Interno chiede informazioni su un certo Anguillesi di Campiglia, che ha sottoscritto una piccola somma per «L’Alleanza libertaria» di Roma, e il prefetto di Pisa risponde che l’individuo in questione “non può che essere l’anarchico schedato Anguillesi Anguilleso”. A. muore a Campiglia Marittima il 29 dicembre 1920. (F. Bucci –­ G. Piermaria)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «L’Agitazione», 1898, suppl. straordinario. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Collezione

città