BORDONI, Mario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BORDONI, Mario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Terni
Data di nascita
27/05/1906
Data di morte
17/10/1944

Attività e/o professione

Qualifica
Meccanico

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Terni il 27 maggio 1906 da Fortunato e Adele Michelini, meccanico. Sin dall’infanzia segue la famiglia negli spostamenti: dapprima nella vicina Spoleto, poi in Francia. Dal 1914 al 1922 risiede a Bologna, quindi emigra in Francia e si stabilisce a Longwy, vicino al confine con Belgio e Lussemburgo. Nel 1925 viene condannato a tre anni di reclusione per furto. Uscito dal carcere dopo aver scontato la pena, vive di espedienti, spostandosi spesso da un luogo all’altro e subendo frequenti procedimenti penali per differenti reati. Dopo essersi recato in Lussemburgo e in Belgio, emigra in Spagna nel 1933. Stabilitosi a Barcellona, frequenta assiduamente gli ambienti libertari della capitale catalana, compiendo alcuni furti, rivendicati come “azioni di ricupero”. Arrestato nel marzo del 1933 per correità in furto e omicidio, nel novembre successivo è riconosciuto colpevole e condannato a 20 anni di reclusione e un’ammenda. Liberato dopo la sollevazione di Barcellona, si arruola nelle milizie antifranchiste (Sezione Italiana della Colonna “Ascaso” CNT-FAIb) combattendo, in seguito, anche in altre formazioni libertarie. Tornato in Francia dopo la sconfitta della rivoluzione spagnola e della repubblica, è internato nei campi di Argelès e Gurs. Si arruola quindi nelle Compagnie di lavoratori istituite dal governo francese e, nel novembre del 1941, viene consegnato alla polizia italiana dalle autorità tedesche di occupazione che lo avevano arrestato in precedenza. Condannato a cinque anni di confino per la sua attività di oppozione al regime, viene destinato a Ustica e poi internato nel campo di concentramento di Renicci d’Anghiari (AR). Dopo l’armistizio, l’occupazione nazista e lo scoppio della guerra civile, si arruola tra i resistenti, come capitano della 62a BRT Garibaldi con il nome di battaglia "Mariano". Muore in combattimento sull’Appennino tosco-emiliano il 17 ottobre 1944. Il suo nome è ricordato nel sacrario dei caduti antifascisti e partigiani di Piazza Nettuno a Bologna. (E. Francescangeli)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

​Bibliografia: A. López (a cura di), Antifascisti italiani caduti nella guerra di Spagna. 1936-1939. Combattenti antifascisti di Spagna caduti nella lotta di liberazione in Italia, Roma 1982; Id. (a cura di), Dalla Spagna alla Resistenza in Europa, in Italia, ai campi di sterminio, Roma 1983; Id. (a cura di), La Colonna Italiana, Roma 1985; L. Brunelli e G. Canali, L’antifascismo umbro e la guerra civile spagnola, Perugia 1992; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Link esterni

Collezione

Persona

città