BONUCCI, Augusto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BONUCCI, Augusto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castagneto Carducci
Data di nascita
29/04/1877

Attività e/o professione

Qualifica
Barilaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Castagneto Carducci (LI) il 29 aprile 1877 da Agostino e Emilia Boscagli, barilaio. Militante anarchico, il 17 febbraio 1907 assiste alla conferenza su Giordano Bruno, che Costantino Morganti tiene a Castagneto Carducci, e, l’anno seguente, si occupa della diffusione dell’opuscolo di propaganda razionalista Il martirio di Giordano Bruno nella storia dell’umanità, scritto da Morganti, con prefazione di G. Del Guasta. Il 31 marzo 1908 la Prefettura di Pisa comunica al Ministero dell’Interno che B. “professa idee anarchiche e si vede con frequenza praticare i suoi compagni di fede”. Il 13 settembre 1908 B. scrive per «La Protesta umana» di Milano un articolo sulla conferenza, che Giuseppe Gugino ha tenuto a Castagneto su Anarchismo e movimento sindacalista, e nel 1910 è abbonato alla rivista «Il Pensiero» di Jesi e viene vigilato “per poterlo biografare qualora si rivelasse elemento pericoloso”. Emigrato in Argentina, dimora a Buenos Aires fino al giugno 1911, poi fissa la residenza a Mar del Plata, da dove aderisce al Congresso anarchico italiano, che avrebbe dovuto aver luogo a Roma in settembre. Abbonato al giornale «Germinal» di Ancona, al principio del 1912 viene invitato dai compagni a raccogliere i fondi necessari per facilitare il ritorno di Malatesta in Italia e agevolare l’uscita di un giornale, che “dovrebbe imprimere nuovo impulso alla propaganda ed all’azione libertaria”. Nei medesimi giorni il Consolato italiano di Buenos Aires riferisce che B. e il fratello Pasquale sono “tutti e due individui pericolosi anche perché fanatici ed impulsivi” e che Pasquale è chiamato “dai compagni col nome di Bresci”. Incluso nella “Rubrica di frontiera” per le misure di perquisizione e segnalazione, B. vive ancora in Argentina nel 1939, quando la Prefettura di Livorno chiede la revoca della sua iscrizione nella “Rubrica di frontiera”, perché non lo ritiene più pericoloso a causa dell’età avanzata. Nel 1940 i fascisti italiani tentano di rintracciarlo a Mar del Plata e in altre città argentine, ma le ricerche non portano a risultati concreti. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Bugiani, M. Lenzerini)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Collezione

Persona

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