BONTURI, Bruno
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BONTURI, Bruno
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Bagni di Lucca
- Data di nascita
- 09/05/1902
Attività e/o professione
- Qualifica
- Marittimo
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Bagni di Lucca (LU) il 9 maggio 1902 da Giuseppe e Annunziata Angelini, marittimo. Figlio di una coppia di lavoratori emigranti, la sua nascita a Bagni di Lucca è del tutto occasionale. Ben presto la madre lo conduce con sé a New York e all’età di 14 anni si imbarca come allievo fuochista su navi mercantili americane. All’inizio del 1922 ritorna in Italia per esplicare gli obblighi di leva e viene assegnato al 157° RGTdi fanteria di stanza a Zara e poi a Roma nel Reparto autonomo “G. De Medici”. Nel novembre successivo viene denunciato per “appropriazione indebita”, liberato nel marzo del 1923, viene assegnato alla 3a compagnia di disciplina di Verona poi a quella di Gaeta. Dopo il giugno del 1923, conclusasi l’esperienza militare, emigra nuovamente a New York prendendo poi la cittadinanza americana.
Ritorna in Italia nel 1930 per sposarsi con Iolanda Prato. Nel luglio del 1934 espatria nuovamente dirigendosi in Spagna da dove viene espulso con l’accusa di “favoreggiamento della prostituzione”. Inizia una nuova peregrinazione in diversi porti europei e dell’Atlantico sotto la falsa identità di Ramón García Remos, finché Bruno “l’americano”, così è chiamato comunemente dai compagni, torna in Spagna per “arruolarsi nelle milizie rosse”. Per qualche tempo ricopre l’incarico di interprete a Port Bou dove risiedono alcuni anarchici italiani come Bonomini, Cavani, Castagnoli, Ludovici, Fantozzi e altri. Il ruolo che svolge a Port Bou insieme a Celso Persici per conto della CNT e della FAIb è anche quello di controllo dei viaggiatori. Altri documenti testimoniano che milita nella BRT dei volontari americani “Lincoln”.
È iscritto nella “Rubrica di frontiera” e nel supplemento del «Bollettino delle ricerche» del dicembre 1937 (schedina 1687) per il provvedimento “da perquisire e segnalare” e un telegramma del Ministero dell’Interno ai prefetti del regno (23 mag. 1937) lo individua come un potenziale “terrorista” incaricato da GL di organizzare un attentato contro Mussolini. Il 18 ottobre 1937 viene arrestato a Perpignano per “infrazione al decreto di espulsione” e condannato a tre mesi di reclusione. Riuscito a fuggire al termine della Guerra Civile dalla Spagna emigra clandestinamente negli USA dove viene internato per qualche tempo a New York a Ellis Island e dove sono rinchiusi altri profughi italiani provenienti dalla Spagna. Il gruppo riesce successivamente ad imbarcarsi per Valparaiso in Cile.
Nel dicembre del 1939 si presenta al Consolato italiano chiedendo di poter raggiungere la madre in Italia ma senza alcun esito. Ancora sorvegliato nei primi anni Quaranta, di lui si perdono le tracce e s’ignorano data e luogo di morte. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181