BONISOLI, Angelo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BONISOLI, Angelo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Castelbelforte
- Data di nascita
- 23/05/1897
Attività e/o professione
- Qualifica
- Cameriere
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Castelbelforte (MN) il 23 maggio 1897 da Augusto e Emma Calosi, cameriere. Orfano fin dalla tenera età cresce in un riformatorio fino ai 15 anni. Successivamente si dà a “vita randagia”. Nel dopoguerra è segnalato come attivo antifascista e agitatore “comunista rivoluzionario”, tanto che nel 1923 è costretto a emigrare, clandestinamente, per sottrarsi a un’ammonizione, ricevuta per aver oltraggiato il regime e inneggiato al comunismo. Peregrina per Francia (dove partecipa all’intento d’azione guerrigliera di Francesc Macià, a Prats de Molló), Lussemburgo, Belgio da cui viene espulso nel 1931. Si stabilisce quindi a San Sebastian, nei Paesi Baschi spagnoli dove lavora saltuariamente come cameriere e venditore di ritagli di stoffe con alterni soggiorni a Barcellona. Nella capitale catalana si nota la sua frequentazione negli ambienti antifascisti di calle Robador. Inoltre svolge propaganda anarchico nonviolenta e vegetariano salutista, compila pamphlet divulgativi e collabora a giornali e riviste. Per la sua indesiderabile attività politica viene nuovamente espulso, nel 1933 e ’34, dalla Spagna (per aver stigmatizzato il regime sovietico in una conferenza a Toledo, viene accusato d’essere una spia di Mussolini). Comunque rimane in Spagna come clandestino. Allo scoppio della Guerra Civile tiene conferenze per il fronte popolare, diviene rappresentante della gioventù libertaria di Manzanares, si adopera al fine di creare l’unione delle forze rivoluzionarie in un unico fronte antifascista. A seguito di molti disaccordi, e pare di minacce di morte (forse dei suoi stessi compagni), chiede il rimpatrio al consolato italiano di Madrid nell’agosto 1936. Ottenutolo, torna in Italia e viene condannato a cinque anni di confino alle Tremiti. Nel 1942, senza spiegarne il perché, la polizia di Mantova chiude il suo fascicolo. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Cattini, Redazione DBAI)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: K1B45 lombardi e ticinesi per la libertà di Spagna, Milano, 1976; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; G.C. Cattini, Ricerche su alcune figure di antifascisti italiani nella Guerra Civile spagnola. Sovversivi ed esuli della provincia di Mantova, Tesi di laurea, Univ. di Bologna, aa. 1997-98.
Sitografia: Ateneu Llibertari Estel Negre
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