BIANCHINI, Augusto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BIANCHINI, Augusto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Giovanni Valdarno
- Data di nascita
- 06/07/1894
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio metallurgico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a San Giovanni Valdarno (AR) il 6 luglio 1894 da Ferdinando e Massima Belli. Operaio metallurgico nella Ferriera, frequenta fin da ragazzo gli ambienti sovversivi del paese. Animatore del gruppo “P. Gori”, aderente all’UAV, B. è componente, con Ezio Piccardi e Destino Batelli, del Comitato di propaganda, organismo di supporto al segretario Osvaldo Bianchi. Per l’anno 1921 B. è individuato dalla direzione generale di PS quale elemento pericolosissimo. “Prospetto delle forze anarchiche [...] Arezzo 640 circa aderenti. Generalità dei capi e delle persone più in vista: Sassi Attilio, dimorante a Cavriglia. Sono in vista inoltre: Valenti Guido e Squarcialupi Ezio, in Arezzo. Rossi Domenico, Bertozzi Alessandro, Mariani Angelo e Innocenti Angelo, in Montevarchi; Diomiri Virgilio, Lapi Lionello, Guastini Lamberto, Bianchini Augusto e Manzecchi Nello, in San Giovanni Valdarno. Cenno sintetico sull’importanza, attività e propositi dei gruppi: movimento e mezzi limitati; ma gli aderenti sono turbolenti e capacissimi di trascendere in atti violenti e rivoltosi”. Arrestato per aver partecipato agli scontri armati del 23 marzo 1921, resta in carcere dal 24 marzo al 28 giugno. Nell’interrogatorio di polizia B. nega di aver sparato dalla finestra, in verità nell’andito di accesso interno alla casa di B. era stata formata una sorta di barricata, fatta di mobilia e materassi, dietro la quale erano appostati sovversivi non identificati con le armi in pugno. Al processo, difeso dagli avvocati F.S. Merlino e Giovanni Droandi, viene però assolto. Intanto ha perso la sua abitazione in un incendio appiccato dai fascisti. Nel 1922 espatria clandestinamente in Francia, dove sarà attivo nell’emigrazione antifascista. Iscritto in “Rubrica di frontiera”, è arrestato al rimpatrio il 28 agosto 1940 e inviato al confino per tre anni, prima a Tremiti e poi a Pisticci (MT). B. fa parte del gruppo dei 63 confinati (nel periodo 1926-1943) provenienti dalla provincia aretina, comunisti e anarchici in gran parte. È liberato il 15 aprile 1943. Non si sono reperite notizie sulla sua attività politica nel dopoguerra. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Sacchetti)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Ivi, Pubblica sicurezza (1921), f. Arezzo; Archivio dello Stato - Arezzo, fondo Avvocato Giovanni Droandi, f. Processi di S. Giovanni V.no e Castelnuovo; «La Nazione», 19 nov. e 3 dic. 1921; «Umanità nova», 2 set., 27 nov. e 4 dic. 1921.
Bibliografia: A. Dal Pont – S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, vol. iii; G. Sacchetti, Camicie nere in Valdarno. Cronache inedite del 23 marzo 1921 (guerra sociale e guerra civile), Pisa 1996; G. Sacchetti, Presenze anarchiche nell’Aretino dal xix al xx secolo, Pescara 1999.
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- 181