BIANCHETTI, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BIANCHETTI, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Palestrina
Data di nascita
28/02/1873

Attività e/o professione

Qualifica
Falegname

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Palestrina (RM) il 28 febbraio 1873 da Alberto e Maria Camilloni, falegname. B. si avvicina al movimento anarchico solo dopo una militanza tra le file del movimento socialista. Il fratello Eduardo Maria (13 ott. 1865) milita da più anni di lui tra i socialisti ed è in contatto con Costa, Prampolini e Podrecca di cui sostiene la candidatura alle politiche nel 1897. Comunque, nel 1895 si avvicinano entrambi al movimento anarchico e aderiscono al circolo Unione Popolare inaugurato il 7 marzo dello stesso anno, che va a raccogliere i malcontenti degli ambienti socialisti e repubblicani. Il circolo si estinse nel giro di pochi mesi, ma i fratelli B. continuano la loro opera di propaganda. Gli anni tra il 1896 e il 1897, quelli di più alta conflittualità nell’ultimo ventennio in cui gli echi delle esperienze e delle battaglie straniere animano gli animi attraverso la stampa del movimento, li vedono tra i protagonisti delle lotte romane per il rincaro del pane. Partecipano entrambi ai lavori di costituzione della fsal, progetto che si concretizza il 10 novembre del 1899. La federazione è poi nel 1901 tra le promotrici nel movimento anarchico della sua riorganizzazione e a tal proposito lancia un programma socialista anarchico per la costituzione della Federazione dei socialisti anarchici d’Italia. Entrambi denunciati il 10 agosto 1900 per associazione a delinquere, vengono assolti il 24 ottobre per insufficienza di prove. Subiscono nuovi fermi e denuncie come in occasione degli scioperi dei falegnami a Roma del 1906 di cui sono i maggiori agitatori. Successivamente, nel dopoguerra sembrano maturare un allontanamento dal movimento e un riavvicinamento verso i socialisti. E. muore a Roma il 16 marzo 1940, di G. invece si perdono le notizie e s’ignorano data e luogo di morte. (I. Del Biondo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Collezione

Persona

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