BESSI, Italo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BESSI, Italo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Carrara
- Data di nascita
- 21/10/1885
- Luogo di morte
- Carrara
- Data di morte
- 19/09/1942
Attività e/o professione
- Qualifica
- Aggiustatore meccanico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Carrara (MS) il 21 ottobre 1885 da Dario e Carolina Bertoli, aggiustatore meccanico. Ha frequentato le scuole elementari e per le autorità che stilano il suo profilo biografico il 5 marzo 1921 è un “lavoratore assiduo ed è qualificato”. Membro del consiglio di fabbrica dello stabilimento Cogni-Fresne e Fucini è molto attivo durante le agitazioni operaie del settembre del 1920. Considerato dalle autorità uno dei “leader” dei gruppi anarchici locali è segnalato come delegato al Congresso nazionale dell’uai del luglio 1920 che si tiene a Bologna. Attivo nella CdL di Carrara viene arrestato la sera del 12 giugno 1922 con una quarantina di “sovversivi” che si sono riuniti per costituire una squadra di arditi del popolo. Dopo l’avvento del fascismo al potere si trasferisce per motivi di lavoro e per un breve periodo a Desenzano al Serio (bg). Nell’aprile del 1923 è segnalato a Novi Ligure da dove, probabilmente tra il 1924 e il 1925, emigra clandestinamente in Francia stabilendosi a Marsiglia. Segnalato nel «Bollettino delle ricerche», nell’agosto del 1930 viene rintracciato dalla polizia fascista in Belgio da dove viene espulso con un decreto nell’ottobre del medesimo anno. Il 14 dicembre 1932 viene fermato e arrestato al posto di frontiera di Bardonecchia e due giorni dopo viene assegnato, per direttissima, al confino (isola di Ponza) per cinque anni perché ritenuto “anarchico pericoloso, che ha sempre svolto attività tale da arrecare nocumento agli interessi Nazionali”. Il 1° maggio del 1933 viene prosciolto e lascia il confino di Ponza. Il 9 giugno 1933 invia una lettera di ringraziamenti per la riacquistata libertà a Benito Mussolini dichiarando di fare il suo dovere per la “Patria”. Ripudiata la sua antica fede libertaria e scelta la strada della “sottomissione” al regime, il 1° dicembre 1935 parte per l’Africa Orientale in qualità di milite maniscalco volontario della divisione “1° febbraio” (una nota delle Questura di Roma in data 8 set. 1936 segnala la sua appartenenza alla 215a legione - 220° btg delle Camicie Nere). Rientra in Italia il 18 luglio 1937. Il 20 giugno 1941 viene richiamato nella MVSN con il grado di camicia nera scelta destinato a Maccarese e nell’ottobre risulta partito per l’Albania con la 112a legione MVSN. Muore a Carrara il 19 settembre 1942. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181