BERTUCCI, Altero

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BERTUCCI, Altero

Date di esistenza

Luogo di nascita
Monterotondo Marittimo
Data di nascita
02/08/1873
Luogo di morte
Trieste
Data di morte
24/03/1956

Attività e/o professione

Qualifica
Bracciante
Qualifica
Fabbro

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Monterotondo Marittimo (GR) il 2 agosto 1873 da Costantino e Maria Salvi, bracciante e fabbro. Nel 1891 abbraccia le idee libertarie, diffuse a Monterotondo da Germano Cavicchioli ed Ettore Benifei, e nella primavera del 1892 è accusato di aver compiuto, insieme ad Alessandro Cinci, Gio. Batta Iacometti, Lamberto Mori e altri sovversivi, tre attentati dinamitardi contro le case degli industriali Ravenni e Baldasserini e la chiesa di Monterotondo, ma lui respinge seccamente gli addebiti, malgrado ciò, il 14 settembre viene condannato a due anni e tre mesi di prigione e a un anno di vigilanza speciale, ma non sconta la pena, perché, dopo la lettura della sentenza, si rende latitante, lasciando per sempre la provincia di Grosseto. Nei decenni successivi conduce un’esistenza molto tribolata e nel 1919 si trova a Firenze, in stato di seria indigenza. Il 12 maggio 1924 viene schedato dal prefetto di Grosseto, che lo descrive come “persona alta m. 1,60, di corporatura regolare, dalle mani callose, le spalle larghe, i capelli castani e l’espressione fisionomica da persona intelligente”. Il funzionario ricorda che quando era a Monterotondo si comportava bene con i genitori, ma si dimostrava arrogante nei confronti delle autorità: latitante da moltissimi anni – prosegue il “cenno biografico” –, “credesi dimori in Francia”. Nel 1942 B. risiede a Trieste, è contrario al regime fascista e viene sorvegliato dalle autorità. Muore a Trieste il 24 marzo 1956. (F. Bucci – M. Lenzerini – G. Piermaria)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: I. Papitto Casini, Alba di maggio. I primi dieci anni della festa dei lavoratori in Maremma, 1890-1900, Grosseto 1988, p. 23.

Sitografia: Radiomaremmarossa.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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