BERTELLI, Francesco Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BERTELLI, Francesco Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Vecchiano
Data di nascita
1 Febbraio 1836
Luogo di morte
Pisa
Data di morte
25 Ottobre 1919

Attività e/o professione

Qualifica
Fabbro ferraio
Qualifica
Maniscalco

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Vecchiano (PI) il 1° febbraio del 1836 da Carlo Natale e Maria Domenica Pavolicchi, fabbro ferraio. Le prime notizie sulla sua attività di “rivoluzionario garibaldino” si rintracciano nei documenti degli Uffici di Ispezione di PS di Pisa che lo segnalano come volontario nella Terza Guerra di indipendenza (1866) e con Garibaldi nel tentativo di invasione dello Stato Pontificio conclusosi con la battaglia di Mentana (3 nov. 1867). Bertelli segue il Generale anche in Francia durante la guerra Franco-Prussiana.

Ritornato a Vecchiano nei primi mesi del 1871, in seguito agli eventi della Comune di Parigi, sceglie di aderire alla sezione pisana dell’Internazionale. Promuove nel 1873 la costituzione dell’Unione democratica sociale a Pontasserchio frazione del comune di San Giuliano Terme (PI). Ma l’attività di Bertelli non sfugge alla polizia, che nei primi giorni di ottobre del 1873 lo arresta con un pretesto; successivamente viene condannato a 45 giorni di carcere per “detenzione d’arma insidiosa”. Nell’estate del 1874 l’Unione democratica sociale viene sciolta d’autorità, come moltissime altre associazioni d’orientamento internazionalista, in seguito alla manovra repressiva varata dal Governo in tutta Italia per prevenire il moto insurrezionale che la Federazione Italiana dell’AIL sta preparando.

Il 5 giugno 1875, Bertelli è intercettato e arrestato di nuovo a Pisa da alcuni poliziotti mentre distribuisce per le strade le copie di due sonetti contro la pena di morte che sono immediatamente sequestrati. L’esperienza vissuta in Francia e gli echi della tragedia dei comunardi segnano profondamente la personalità di Bertelli. Testimonianza di questa sensibilità è un’intensa e impegnata poesia Esame d’ammissione del volontario alla Comune di Parigi (1873), uno dei pochi componimenti di Bertelli che ci siano pervenuti (il testo originale è stato rintracciato solo negli anni ’80 presso l’Archivio di Stato di Pisa e pubblicato integralmente in Anarchismo e lotte sociali a Pisa). Una versione ridotta e non attribuita, dal titolo Dimmi bel giovane, trasmessa oralmente da generazione in generazione fino agli anni Sessanta del Novecento è stata raccolta da L. Settimelli e L. Falavolti (Canti anarchici, Roma, Samonà e Savelli, 1972, pp. 21-22).

Secondo un costume all’epoca assai diffuso, Bertelli è solito diffondere la propria produzione poetica mediante fogli volanti, stampati a tambur battente e fatti circolare di mano in mano. Nelle sue poesie e canzoni, Bertelli si riallaccia alla propria esperienza politica e sociale con riferimenti alla Comune di Parigi, a Garibaldi, alla lotta contro le ingiustizie e all’anticlericalismo. Negli anni Ottanta Bertelli è ancora segnalato come “anarchico” nonostante che con l’avanzare dell’età gradualmente abbandoni ogni attività pubblica. Nel 1909 «Il Libertario» della Spezia, pubblicando una sua poesia dal titolo La Patria, afferma: “non pubblichiamo versi; ma per questa volta facciamo un’eccezione trattandosi d’un poeta settantaquattrenne che dopo aver combattuto per la patria ne rivela le delusioni provate”. Muore a Pisa il 25 ottobre 1919. (F. Bertolucci)

Fonti

ASPi, Ispez. Pubblica sicurezza, b. 827, 834, 840 e 857; «Il Libertario», 12 ago. 1909; Archivio privato Famiglia Grossi-Vecchiano, Poesie di Francesco “Cecco” Bertelli.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

N. Badaloni, Le prime vicende del socialismo a Pisa (1873-1883), «mo», nov.-dic. 1955; F. Bertolucci, Anarchismo e lotte sociali a Pisa 1871-1901, Pisa, Biblioteca F. Serantini, 1988, ad indicem; M. Bacchiet, Malfattori e birri nel fosco fin del secolo morente. Pisa 1872-1900, Ghezzano, BFS edizioni, 2023, ad indicem

Collezione

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