BERNERI, Maria Luisa Adalgisa Giovanna

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BERNERI, Maria Luisa Adalgisa Giovanna

Date di esistenza

Luogo di nascita
Arezzo
Data di nascita
01/03/1918
Luogo di morte
Londra
Data di morte
13/04/1949

Attività e/o professione

Qualifica
Commessa di alimentari

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce ad Arezzo il 1° Marzo 1918 da Camillo e Giovanna Caleffi, detta Marisa. Il nome, Maria Luisa, le viene imposto in ricordo di una zia (sorella del padre), deceduta nel 1906. All’età di otto anni è costretta a emigrare insieme alla mamma e la sorella Giliana, per raggiungere il padre in Francia, perseguitato dal governo fascista. La famiglia vive momenti molto difficili a causa dei continui arresti di Camillo che, ben presto, diverrà uno dei fuorusciti più perseguitati d’Europa. La giovane B. ha un carattere solare e forte e cerca di superare le avversità studiando molto e lavorando nel piccolo negozio di generi alimentari, aperto dalla mamma Giovanna nel 1933. Al 1934 risale la prima segnalazione e l’apertura di un fascicolo a suo nome al CPC, mentre inizia a condividere le idee di suo padre. A 13 anni ha conosciuto a Parigi Vero Recchioni, figlio di Emidio e compagno di fede di Camillo. La giovanissima B., in una lettera a Vero (28 giu. 1935), esprime già tutta la sua ingenua tensione ideale e utopica, immaginando una scuola fantastica nella foresta, autogestita dai bambini, senza autorità e senza imposizioni. Durante la permanenza in Francia, che si è protratta per oltre un decennio, B. ha avuto modo di approfondire il suo interesse per i problemi sociali e politici contemporanei, e di intraprendere gli studi di psicologia infantile. Dopo il liceo, s’iscrive alla facoltà di lettere a La Sorbonne, ma nell’aprile 1936 il Consolato di Londra ha individuato la sua nuova residenza “al n. 21 di Greek street Soho nella casa di proprietà del noto sovversivo dottor Galasso Francesco”. Al primo piano del medesimo stabile londinese risiede anche Emma Goldman. “Al secondo piano [ci sono] gli uffici di Vero Recchioni che oltre la redazione del giornale sovversivo Spain and the World si occupa della propaganda anarchica. Ha per segretaria [sic] la figlia del prof. Camillo Berneri”. Dal suo passaporto e dalle lettere del periodo in questione, però,  B. risulterebbe essere a Parigi, Vienna e Fontainbleau. Allo scoppio della Guerra di Spagna il padre è uno dei primi ad accorrere. B. accompagna la mamma un paio di volte a Barcellona (“condivide le idee del padre” annotano le carte di polizia per giustificare la sua iscrizione in “Rubrica di frontiera”, nell’aprile 1937, con la dizione “da perquisire”). Quando Camillo viene assassinato, il 5 maggio 1937, la sua vita subisce un cambiamento irreversibile: capisce che deve proseguire l’opera di suo padre. Con l’aiuto di Louis Lecoin, che si occupa di far “regolarizzare” i documenti, B. e la mamma riescono a raggiungere Barcellona mentre i funerali, imponente manifestazione di affetto per Camillo e di denuncia contro i comunisti, sono ormai in corso. Qui le due donne sono accolte da Umberto Marzocchi. Lo stesso anno parte per Londra dove, nel dicembre, si sposa con Vero. Diventa elemento di spicco del movimento libertario inglese, grazie alla capacità oratoria e al suo fascino. È animatrice dell’Unione dei gruppi anarchici in Gran Bretagna. Il 12 settembre 1940: “Berneri (la vedova) e figlia, attive anarchiche cercano di riprendere contatto con i compagni della regione parigina”. Si dedica attivamente alla raccolta fondi per gli orfani spagnoli, è redattrice di «Spain and the World», (1936-1939) e, dal 1939 al 1945, di «Freedom», il solo organo antimilitarista in un paese in guerra, è tra i creatori di Freedom Press. Studiosa del sistema sociale ed economico della Russia, pubblica nel 1944 una raccolta di scritti scelti, dal titolo Workers in Stalin’s Russia, alcuni tratti da «War Commentary» per Anarchism and The Russian Myth. Svolge, insieme alla redazione del giornale, un’intensa propaganda contro la guerra, e nel 1945 viene accusata di “attività sediziosa” ma, grazie a un cavillo legale, non sconta alcun giorno di carcere, contrariamente a Vero (“Vernon Richards”) e compagni. All’uscita dalla detenzione, Vero si trova senza il suo lavoro d’ingegnere e la coppia decide di dedicarsi professionalmente alla fotografia, mentre continuano l’attività politica all’interno del gruppo. Instancabile, corrisponde con compagni europei e delle Americhe durante e dopo la guerra. Ma i suoi interessi non si limitano a tematiche strettamente politiche. Si occupa di psicologia ed è fra i primi divulgatori in Inghilterra dell’opera di W. Reich, con un articolo Sexuality and Freedom, in «Now», nel 1945. Nel dicembre 1948 partorisce una bambina che però decede subito dopo la nascita, mai ripresasi dal dispiacere, muore per un’infezione virale il 13 aprile 1949. Il suo corpo viene cremato nel cimitero di Kensal Green. “Al mattino del giorno 23, alla presenza della madre e dei compagni di Londra, il marito e la sorella sparsero le sue ceneri sul terreno fra due alberi vetusti del parco di Ken Wood a Hampstead”. Alla sua morte viene costituito un Comitato in sua memoria e viene pubblicato A tribute, (1949), Journey through Utopia (1950), che è una rassegna del valore libertario della tradizione utopica, e Neither East nor West (1952), antologia dei suoi articoli dal 1939 al 1948. “Le utopie autoritarie del xix secolo” ha scritto la B. (Journey through Utopia) “sono principalmente responsabili dell’atteggiamento antiutopistico prevalente tra gli intellettuali di oggi. Ma le utopie non hanno sempre descritto società irreggimentate, stati centralizzati e nazioni di robot. ‘Tahiti’ di Diderot o ‘Notizie’ di Morris ci han presentato utopie in cui gli uomini erano liberi da costrizione sia fisica che morale, in cui essi lavoravano non per necessità o per un senso di dovere ma perché trovavano il lavoro un’attività piacevole, in cui l’amore non conosceva leggi ed in cui ogni uomo era un artista. Le utopie sono state spesso progetti di società che funzionavano meccanicamente, strutture morte concepite da economisti, politicanti e moralisti; ma esse sono anche stati i sogni viventi di poeti”. (F. Chessa – G. Sacchetti)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Berneri Camillo, ivi Berneri Giliana, ivi Caleffi Giovanna; Archivio “Famiglia Berneri e Aurelio Chessa” – Reggio Emilia, Epistolario Giovanna Caleffi; ivi Fondo Vernon Richards, corrispondenza di/a M.L. Berneri; ivi Fondo Serge Senninger, Corrispondenza di/a M.L.Berneri; ivi Memoria orale di Serge Senninger, 7 set. 2002; ivi Memoria orale di Celestino Caleffi 1998; ivi Memoria scritta di Suzanne Képès, dic. 1998; ivi Fondo Colonia M.L. Berneri; A. Prunier, Le mouvement anarchiste est en deuil. Marie-Louise Berneri, «Le Libertaire», Paris, 22 apr. 1949; J.H., M.L. Berneri, «Freedom», apr. 30th 1949; Scintilla, Maria Luisa non è più!, «Scintilla», Napoli-Roma, 30 apr. 1949; Maria Luisa è morta «Il Libertario», Milano, 11 mag. 1949; Maria Luisa Berneri «Era Nuova», 15 mag. 1949; J.H., Maria Luisa Berneri, «Umanità nova», 15 mag. 1949; Marie Louise Berneri, ivi, may 28th 1949; Marie-Louise Berneri, «Le Réveil anarchiste», 1° mai 1949 e juin 1949; L. Adeane, In memoria di Maria Luisa Berneri «Volontà», Napoli, 15 giu. 1949; M.L. Berneri, «Libera Komunismo», Kioto, 15 ago. 1951; N.W. & H.B, A Hundred years October 1886 to October 1986, Marie Louise Berneri 1918-1949, «Freedom», vol. 47, n. 9, 1986.

Bibliografia: Scritti di B.:Revolución social en México, «Frente Libertario», [1932]; Manifeste, «Revision», fév. 1938; Workers in Stalin’s Russia, London 1944; Journey through Utopia. Special editionj published for the Marie Louise Berneri Memorial Committee, London 1950; Neither East nor West. Selected writings by Marie Louise Berneri, London 1952;Viaggio attraverso Utopia, Carrara 1981; Neither East nor West. Selected writings 1939-1948 by Marie Louise Berneri. With 16 political cartoons 1943-1944, by John Olday, London 1988. Scritti su B.: Marie Louise Berneri, 1918-1949. A tribute. London 1949; E. Tagliacozzo, Il Viaggio in Utopia, «Il Mondo», 19 mag. 1951; G. Sacchetti, Ricordo di Maria Luisa Berneri (Arezzo 1918-Londra 1949): una donna in cerca di utopia, «L’Osservatore», Arezzo, n.21, 1989; Feminism Anarchism Women, «The Raven», jan.-mar. 1993, Marie Louise Berneri: her contribution to Freedom Press, di John Hewetson; F. Chessa, Italia: le donne di casa Berneri, M.L. Berneri, «Bollettino dell’Archivio G. Pinelli», gen. 1999; G. Sacchetti, Presenze anarchiche nell’Aretino dal xix al xx secolo, Pescara, Samizdat, 1999, pp. 214-15; F. Montanari, Biografie di militanti anarchiche. Le figlie di Camillo, «L’Almanacco» Reggio Emilia, giu.-set. 2002. 

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