BERNERI, Giliana

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BERNERI, Giliana

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
03/10/1919
Luogo di morte
Montreuil-sous-Bois
Data di morte
19/07/1998

Attività e/o professione

Qualifica
Medico

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 3 ottobre 1919 da Camillo e Giovanna Caleffi, sorella di Maria Luisa. In quel momento il padre (già conosciuto come anarchico) è militare. Quando ritorna a casa, cominciano i trasferimenti di città in città. Nel 1926-’27 si conclude la prima fase della travagliata esistenza della famiglia. B. con gli altri familiari raggiunge il padre che, aggredito dai fascisti e vessato dalla polizia, è stato costretto a espatriare clandestinamente in Francia. Poco tempo dopo si trasferiscono tutti a Saint-Maur-des-Fossés, e dal 1933, la mamma apre un piccolo negozio di generi alimentari (in rue de Terre-Neuve, 20), che diviene ben presto punto di riferimento dei compagni. Questa attività permette alle due giovani sorelle di frequentare le scuole superiori e l’università. B. si laurea in medicina nel 1946, specializzandosi in medicina del lavoro e orientamento professionale e quindi in psichiatria e psicanalisi (attività quest’ultima che svolgerà ininterrottamente fino al 1989). Nel luglio 1936 il padre accorre in Catalogna e s’impegna nella costituzione della Colonna italiana. La B. è segnalata all’ovra per l’attività di raccolta fondi pro Spagna effettuata negli ambienti dell’emigrazione e con la collaborazione di elementi di GL. I fatti tragici del maggio 1937 a Barcellona danno un’ennesima svolta negativa alla famiglia, mettendola a dura prova. Camillo viene assassinato dai comunisti il 5 maggio 1937 e il dolore per la morte del padre è fortissimo, tanto che B. nel 1938 deve essere ricoverata per alcuni mesi alla clinica Les Ormeaux in St-Gervais-les-Bains (Haute Savoie). Ristabilitasi, mantiene rapporti epistolari con i compagni, adoperandosi per la liberazione di Ernesto Bonomini dal Camp di Rieucros, a Mende (Lozère), aiutandolo a fuggire negli Stati Uniti nel 1939. In quello stesso anno, dopo aver richiesto al consolato italiano di Parigi l’estensione della validità del passaporto alla Gran Bretagna, viene iscritta in “Rubrica di frontiera” con la dizione “anarchica da arrestare”. Nel settembre 1945 partecipa a Carrara, con la mamma Giovanna e Cesare Zaccaria, al congresso costitutivo della FAI. Alla fine dello stesso anno conosce Serge Senninger (Serge Ninn), con il quale inizia una convivenza di cinque anni prima di sposarsi l’11 marzo 1950. Serge, che ha un passato di militante comunista, si era avvicinato all’anarchismo mentre si trovava a Londra nel 1944, e in occasione di una conferenza libertaria di “War Commentary”, nella sede di Freedom Press, conosce Maria Luisa Berneri, per mezzo della quale, poi, al suo rientro a Parigi, conosce la sorella Giliana. Dalla coppia Berneri-Senninger nasceranno Hélène (1950) e Franck (1955). Nel 1948, nonostante B. abbia ottenuto già da un anno la cittadinanza francese, la polizia dell’Italia democratica aggiorna il suo schedario: “non ha dato più notizie di sé e si crede si trovi all’estero”. Finita la guerra B. è figura di rilievo nel movimento anarchico francese, stimata da tutti i compagni per la sua pacatezza e capacità dialettica. Rifiuta qualsiasi carica ed è parte attiva nel Gruppo del 5ème Arrondissement, che diventa in seguito Gruppo “Sacco e Vanzetti” e poi Gruppo “Kronstadt”. Partecipa a numerose attività e conferenze con varie personalità quali Camus, Brassens e altri. Il periodico di riferimento è «Le Libertaire» fondato nel 1895 da Louise Michel e Sebastian Faure, dal dicembre 1944 al novembre 1953 è organo della Fédération Anarchiste Française (faf) e dal dicembre 1953 diventa organo della Fédération Communiste Libertaire. Serge fa parte del Comité National ed è segretario dell’Ufficio propaganda. Nel 1950 contribuisce a costituire insieme a Fontenis, all’interno della faf, l’Organisation “Pensées et Batailles” (opb), per ricordare un’opera di Camillo Berneri. Lo scopo di questa organizzazione è di essere il motore di molteplici attività anarchiche. L’idea di entrambi è che l’anarchismo e l’area più popolare e genuina della militanza comunista di base possano trovare un punto d’unione, voltando la schiena allo stalinismo, e progredire nella classe operaia. B., contrariamente a quanto afferma Georges Fontenis (L’autre Communisme, p. 121), non è assolutamente d’accordo con la scelta del marito e resta fuori dall’organizzazione. Al Congresso della faf che si svolge a Parigi dal 23 al 25 maggio 1953 le istanze della tendenza “bolscevica” provocano una spaccatura che dà vita alla Fédération Communiste Libertaire. I cinque elementi del gruppo “Kronstad”, e facenti parte dell’opb, assumono posizioni dissidenti, e per questo motivo vengono espulsi sia dall’organizzazione che dalla faf. La B. pensa che l’accaduto sia una manovra diretta contro di lei e che “nella Federazione Comunista Libertaria il pensiero di Berneri sia stato rimpiazzato da quello di Fontenis”. Delusa, svolge ancora per poco attività nel gruppo “Kronstadt”, lasciandolo dopo essersi trasferita a Montreuil-sous-Bois. Riservata, mantiene rapporti epistolari con un cerchio ristretto di vecchi compagni, chiudendo definitivamente con il movimento anarchico. Nel 1962 muore la mamma e deve affrontare un altro grande dolore, dopo le morti del padre e della sorella Maria Luisa avvenuta nel 1949. Decide di donare le carte, i documenti e i periodici raccolti dai genitori ad Aurelio Chessa, il quale poco per volta costituirà un archivio intitolandolo alla famiglia Berneri. Muore il 19 luglio 1998 per una grave malattia. Riposa nel piccolo cimitero di Saint-Laurent-Nouan (Loir-et-Cher). (F. Chessa – G. Sacchetti)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Berneri Camillo, ivi, Berneri Maria Luisa, ivi, Zaccaria Cesare; Archivio “Famiglia Berneri e Aurelio Chessa” – Reggio Emilia, Epistolario, ivi, Fondo Serge Senninger, Corrispondenza di B.; ivi Memoria ms.di B.; ivi Fondo Colonia M.L. Berneri; ivi, Fondo Aurelio Chessa; ivi, Dichiarazione di Giliana ms; ivi Berneri-Senninger donazione, 16 set. 1997; ivi Corrispondenza Serge Senninger; ivi Fondo Vernon Richards; Memoria scritta di Suzanne Képès, dic. 1998; Memoria orale di Serge Senninger 7 set. 2002; Ricordando Giliana Berneri, di F. Chessa et al., «Umanità nova», 13 set. 1998.

Bibliografia: Scritti di B.: «L’Adunata dei Refrattari», 5 apr. 1962, Segnalazioni;  Notes prises au cours de la conférence sur l’orientation professionnelle pratiquée par le service médical à la chambre de métiers de Seine-et-Oise, Paris [1957]. Scritti su B.: G. Fontenis, L’Autre Communisme. Histoire subversive du mouvement libertarie, Mauléon 1990; F. Chessa, Italia: le donne di casa Berneri, Giliana Berneri, «Bollettino dell’Archivio G. Pinelli», n. 12, 1999; G. Boccolari, F. Chessa (a cura di) Storie di anarchici e anarchia – L’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, Catalogo della Mostra, Reggio Emilia, 11 mar.-9 apr. 2000; G. Fontenis, Changer le monde. Histoire du mouvement communiste libertaire (1945-1997), s.l. 2000; F. Montanari, Biografie di militanti anarchiche. Le figlie di Camillo Berneri: Giliana Berneri,«L’Almanacco», (Reggio Emilia) giu.-set. 2002.

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