BERLUCCHI, Andrea
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BERLUCCHI, Andrea
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Carrara
- Data di nascita
- 02/06/1867
- Luogo di morte
- Torano
- Data di morte
- 01/08/1935
Attività e/o professione
- Qualifica
- Cavatore
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Carrara (MS) il 2 giugno 1867 da Domenico Antonio e Filomena Ribolini, cavatore. Giovanissimo si avvicina, come il fratello Carlo (Carrara 9 set. 1864 – Siena 17 giu. 1932) agli ideali anarchici. L’11 maggio 1886 viene fermato per la prima volta per misure di PS. Segnalato come assiduo frequentatore di conferenze anarchiche l’anno dopo, l’8 ottobre, è ammonito perché “affiliato alla setta anarchica” e il provvedimento gli verrà riconfermato nell’agosto del 1896. Nello stesso anno le autorità di prefettura compilano la sua scheda biografica definendolo di “carattere taciturno prepotente e di animo malvagio. Ha poca educazione, discreta intelligenza, nessuna coltura. Ha fatto la 4a elementare”, e segnalano che è chiamato comunemente “Fasolin”. Questo giudizio così duro è dettato probabilmente dalla intemerata militanza di B. che non si piega davanti alla violenza delle autorità che lo perseguitano ripetutamente con condanne per inosservanza dell’ammonizione e “sorveglianza speciale”. Anche il fratello Carlo, responsabile del Club anarchico “Cafiero”, è vittima della repressione e viene condannato il 7 febbraio 1890 a tre anni di domicilio coatto. Carlo prende anche parte agli scontri che si verificano durante i moti insurrezionali del gennaio 1894 in località Foce, viene arrestato e il Tribunale militare di guerra di Massa il 1° marzo 1894 lo condanna a tre anni di reclusione e tre di sorveglianza speciale per “associazione a delinquere”, e poi continuamente sorvegliato fino a quando, non viene ricoverato al manicomio di Siena per “alienazione mentale”. Andrea, invece, viene condannato il 26 agosto 1900 dalla Commissione provinciale di Massa a tre anni di domicilio coatto e, immediatamente arrestato, viene inviato all’Isola di Ponza. Ritornato a Carrara nel febbraio del 1903 è nuovamente ammonito. Dopo l’ascesa del fascismo al potere nonostante che non esplichi più nessuna attività politica viene continuamente sorvegliato. Muore a Torano (MS) il 1° agosto 1935. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «L’Eco del Carrione», suppl. n. 20, 1° mar. 1894.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181