BENVENUTI, Raffaello

Tipologia Persona
Raffaele (pseudonimo)

Intestazione di autorità

Intestazione
BENVENUTI, Raffaello

Date di esistenza

Luogo di nascita
Fucecchio
Data di nascita
03/02/1873
Luogo di morte
Genova
Data di morte
27/12/1960

Attività e/o professione

Qualifica
Calzolaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Fucecchio (FI) il 3 febbraio 1873 da Giuseppe e Placida Moriani, calzolaio, detto “Raffaele”. Abbandona gli studi dopo la 2a elementare. Simpatizza fin da giovane con le idee anarchiche, pur senza mostrarsi particolarmente attivo. Nel 1885 si trasferisce a Roma e lì riporta alcune lievi condanne per reati comuni. Rinviato a Fucecchio viene schedato come anarchico. Nel giugno del 1900 si trasferisce a Genova presso un fratello; segnalato alla Questura genovese negli anni successivi viene vigilato. Nel 1911 risulta schedato come anarchico pericoloso. Nel marzo del 1917, a seguito di una grande retata tra gli anarchici liguri a scopo preventivo, viene arrestato e denunciato al Tribunale militare di Piacenza, ma nel maggio successivo è assolto e ritorna a Genova. Qui riprende a militare attivamente nel movimento anarchico cittadino, nell’USI e, nel 1919, fa parte del Comitato per la propaganda delle idee libertarie e raccoglie fondi per l’uscita del quotidiano anarchico «Umanità nova». È, in questi anni, uno degli esponenti più in vista e stimato dell’anarchismo genovese. Attivo nel Biennio rosso e durante l’occupazione delle fabbriche, nel maggio del 1921, B. è perquisito e nella sua abitazione è ritrovata una bomba. Resosi latitante è ricercato, poi arrestato e condannato a quattro mesi di carcere per detenzione di armi. Nel febbraio del 1923 è arrestato, insieme ad altri, “perché indiziato come organizzatore di attentati terroristici per protesta contro il Governo”, successivamente è prosciolto e scarcerato. Negli anni seguenti B. “continua a manifestare apertamente i suoi principi anarchici, associandosi spesso e volentieri con noti sovversivi della città” e svolge propaganda. “Riceve stampe clandestine sovversive” ed è attentamente vigilato. A causa della sua attività B. è arrestato il 19 novembre 1926 e assegnato a quattro anni di confino a Lipari. Nel febbraio del 1930 è prosciolto dal confino, rinviato a Genova con foglio di via e iscritto in “Rubrica di frontiera”. Negli anni successivi è fermato più volte per misure di PS. Nel 1942 risulta ancora strettamente vigilato. Nel dopoguerra è attivo nel movimento anarchico organizzato (FCLL, FAI) e milita nei gruppi anarchici di Genova Centro. Muore a Genova il 27 dicembre 1960.
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; [Necrologio], «Umanità nova», 8 gen. 1961; Archivio Storico del Centro di Documentazione di Pegli, Verbali FCLL.

Bibliografia: G. Bianco, L’attività degli anarchici nel biennio rosso (1919-1920), «Il Movimento operaio e socialista in Liguria», Genova, n. 2, 1961.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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