BENEDETTI, Eraclito Aramis
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BENEDETTI, Eraclito Aramis
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pisa
- Data di nascita
- 14 Aprile 1889
- Luogo di morte
- Pisa
- Data di morte
- 2 Aprile 1955
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio vetraio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Pisa il 14 aprile 1889 da Dionisio Artemisio e Valomina Rossi, operaio vetraio. Negli anni 1919-1922 ricopre l’incarico di cassiere della locale CdL sindacale aderente all’USI. Presidente della Commissione interna della vetreria Saint Gobain, è arrestato nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1921 in un’osteria del sobborgo di Porta a Mare insieme ai fratelli Spartaco (1897-1978) e Ivo (1900-?) e altri sei anarchici per detenzione di armi e associazione sovversiva. Il 26 agosto del 1921 tutti sono condannati per appartenenza agli Arditi del popolo e Benedetti sconterà un anno e sei mesi di reclusione. Nel dicembre del 1926 è diffidato e sottoposto continuamente a vigilanza da parte delle autorità che lo considerano un "pericoloso comunista" fino alla caduta del fascismo. Negli anni trenta vive tra il quartiere di Porta Fiorentina e San Giusto. Nel dopoguerra riprende l’attività politica nella Federazione anarchica pisana. Muore a Pisa il 2 aprile 1955. (F. Bertolucci)
Fonti
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; [Eraclito Benedetti], «Umanità nova», 10 apr. 1955.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, 18 voll., Roma, 1989-1994, ad nomen; F. Bertolucci, Stato, fascismo e antifascismo in provincia di Pisa 1920-1922 in L’antifascismo rivoluzionario. Tra passato e presente, Pisa 1993, p. 122.