BENDINELLI, Alfonso

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BENDINELLI, Alfonso

Date di esistenza

Luogo di nascita
Marsiglia
Data di nascita
21/04/1893

Attività e/o professione

Qualifica
Bracciante

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Marsiglia il 21 aprile 1893 da Annibale e Palmira Marchiani, bracciante. Ha pochi mesi di vita, quando i genitori rimpatriano, stabilendosi a Castelfranco di Sotto (PI), dove B. abita fino a 18 anni. Uno dei suoi fratelli, Ottavio, milita nel PSI, un altro, Paolo Francesco, è un anarchico “ben noto” alle autorità italiane. Anche B. professa idee libertarie e, nel 1911, emigra in Francia. L’anno seguente viene arrestato a Bordighera per motivi politici e rinviato a Castelfranco, ma nell’agosto 1913 è di nuovo a Marsiglia. Al principio del 1914 fa il servizio militare in un corpo di fanteria, di stanza a Firenze, e subisce una denuncia per diserzione, “non avendo risposto nei termini prescritti alla chiamata alle armi della sua classe”. Assolto, combatte in Libia durante la Grande Guerra, poi, nel Biennio rosso, simpatizza per il comunismo e dà il nome di Lenin a uno dei suoi figli. Anche la moglie Pia Bertini manifesta apertamente idee sovversive e interviene ai comizi con una bandiera rossa. Prosciolto nell’ottobre del 1921 dall’accusa di aver impedito ad alcuni crumiri di entrare in fabbrica, B. varca le Alpi nel 1922 e si stabilisce nei pressi di Marsiglia. Il 27 maggio 1926 partecipa a una riunione indetta, a Marsiglia, dagli anarchici per protestare contro le condanne a morte di Sacco e di Vanzetti, la sera del 24 ottobre tesse, a Sanary, l’apologia degli attentati a Mussolini, minaccia uno svizzero ammiratore dell’uomo di Predappio, e schiaffeggia un italiano che si è rifiutato di offrire del denaro per gli esuli, e il 19 dicembre interviene, a Tolone, a una manifestazione contro gli ex combattenti italiani, che gli costa una denuncia per porto di pugnale e minacce allo chauffeur del Consolato. Il 14 marzo 1927 viene schedato. Il 3 maggio B. risponde, nel Tribunale di Tolone, dei fatti del 19 dicembre, ma i giudici lo assolvono “per inesistenza di reato”. Il 6 settembre 1933 B. viene incluso nell’elenco dei sovversivi attentatori residenti all’estero e l’11 settembre è segnalato, insieme a Gino Belli, Giuseppe Cervetto e altri esuli, tra gli anarchici italiani, che sono “in intima comunione” con il “pericolosissimo” compagno di fede Ugo Boccardi e che lavorano con lui per mandare nella penisola dei correligionari, “disposti e capaci come il Capuana a tutto osare”. Nella primavera del 1935 B. è in contatto con l’anarchico Francesco Barbieri e nell’aprile del 1937 viene segnalato tra i volontari antifascisti, che fanno parte dell’“esercito rosso spagnolo”, dal console di Tolone, che lo ha scambiato per il fratello Ottavio, effettivamente arruolatosi nelle milizie repubblicane, e caduto in Spagna nel 1938. Il 20 ottobre 1939 viene rinchiuso dalle autorità francesi nel forte di Sainte-Cathérine di Tolone. Deportato nel terribile campo di sorveglianza speciale del Vernet d’Ariège, viene consegnato ai fascisti italiani il 19 luglio 1940. Interrogato nella questura di Pisa il 6 agosto, risponde di aver lasciato la penisola nel 1923, di essere stato iscritto alla cgt e di aver fatto parte dell’Unione popolare italiana. Il 29 agosto 1940 viene assegnato al confino per tre anni e deportato a Ventotene. Nell’isola non dà segni di cedimento e continua “ad affiancarsi ai peggiori elementi comunisti della colonia”. Rilasciato il 21 agosto 1943, è ancora vigilato in settembre. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – G. Ciao Pointer)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen

Bibliografia: A. Dal Pont – S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, vol. 3, p.1148; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomenLa Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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