BELLONI, Pietro
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BELLONI, Pietro
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cavarzere
- Data di nascita
- 28/10/1851
- Luogo di morte
- Adria
- Data di morte
- 05/11/1919
Attività e/o professione
- Qualifica
- Orefice
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Cavarzere (VE) il 28 ottobre 1851, da Bernardo e Maria Cosma, orefice. Risiede a Adria dove compie studi ginnasiali e intraprende la sua formazione politica: inizialmente repubblicano, si sposta successivamente su posizioni più radicali; viene infatti schedato come “socialista-anarchico”. Nel 1867 partecipa alla campagna di Mentana con Garibaldi, nel gennaio 1871 è a Digione, agli ordini di Ricciotti Garibaldi, contro i prussiani a difesa della repubblica francese. Il 19 marzo 1873 viene denunciato per aver pronunciato al Teatro Orfeo di Adria “parole avverse alle istituzioni costituzionali”, in occasione della ricorrenza dell’onomastico di Garibaldi. Nel 1873 è membro del direttivo dell’associazione Nucleo Repubblicano di Adria, costituita in gennaio sul modello della società mazziniana “Pensiero-Azione” di Genova: il motto dell’associazione adriese è “Rispetto alla donna, rispetto alla libertà, educazione per tutti”. All’inizio dell’agosto 1874, assieme ad altri anarcosocialisti locali, incontra ripetutamente ad Adria Alceste Faggioli e Andrea Costa; il 15 agosto, sospettato di partecipazione al moto insurrezionale organizzato da Costa, viene tratto in arresto per attentato contro la sicurezza interna dello Stato mediante cospirazione: il procedimento si chiude con ordinanza di non luogo a procedere ma B. sconta due mesi di carcere preventivo. Dal gennaio 1876, assieme a Filippo Bergamasco ed Ernesto Fioravanti, mantiene stretti rapporti con gli internazionalisti di Monselice Carlo Monticelli e Angelo Galeno. Il 4 ottobre 1878 è a Padova per creare più stretti collegamenti con gli internazionalisti veneti in relazione a un progetto insurrezionale previsto per fine estate: in questa sede, secondo la polizia, “parla esplicitamente del fatto che Cafiero sta per arrivare e che bisogna essere pronti”. Nel giugno 1884, a nome del Circolo Socialista Adriese, firma una richiesta di dimissioni da deputato di A. Costa per favorire l’elezione di Amilcare Cipriani, detenuto a Porto Longone. Nell’estate 1884 prende parte alle dimostrazioni e agli scioperi bracciantili de “la Boje”. Socio de «L’Intransigente» di Venezia, mantiene contatti epistolari con Emilio Castellani a cui scrive il 18 dicembre 1884 e il 16 febbraio 1885, denunciando le condizioni di miseria del basso polesine. Secondo il prefetto di Rovigo, nel corso degli anni ’70, B. esercita “qualche influenza limitata però alle provincie di Rovigo, Ferrara e Ravenna […]. È stato in corrispondenza col comitato internazionale di Lugano, colla federazione italiana internazionale e, recentemente, coll’anarchico Merlino” (il cenno biografico è datato 22 dic.1897). All’inizio del ’900 B. dimora sempre in Adria dove esercita il mestiere di orologiaio e “professa sempre teorie socialiste anarchiche”, pur non svolgendo più politica attiva. Muore a Adria il 5 novembre 1919. (V. Tomasin)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Rovigo, Tribunale, ppd, 1874 n. 908; Archivio dello Stato - Padova, Gabinetto di Prefettura, b. 24; ivi, Trib., Proc. Soc. Este, 1885.
Bibliografia: L. Briguglio, Gli Internazionalisti di Monselice e di Padova (Carlo Monticelli), «Movimento operaio», set.-ott. 1955; Id., Il Partito Operaio Italiano e gli anarchici, Roma 1969; T. Merlin, I socialisti anarchici della bassa padovana, in N. Badaloni, Gino Piva e il socialismo padano-veneto, Rovigo 1997, pp. 103-112; I. Bizzi, Cronache polesane. 1866-1894, Treviso 1982, p. 116.
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- 181