BELLINI, Mario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BELLINI, Mario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Mezzano Inferiore
Data di nascita
25/12/1894
Luogo di morte
Tolone
Data di morte
12/1939

Attività e/o professione

Qualifica
Muratore

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Mezzano Inferiore (PR) il 25 dicembre 1894 da Siro Giuseppe e Teresa Rossi, muratore. Anarchico, viene condannato dal Pretore di Parma, il 7 settembre 1914, a 15 giorni di carcere per oltraggio. Segnalato successivamente in Svizzera, Germania e Francia, rimane all’estero fino al 1919, quando torna in Italia e si stabilisce a Palanzano (PR), dove viene eletto capolega e svolge un’intensa attività sindacale, battendosi con forza in favore delle classi subalterne ed esigendo per i lavoratori paghe più alte di quelle convenute, oltre alla cessazione di qualunque licenziamento. Denunciato più volte per aver impedito ai crumiri di entrare in fabbrica, si rifugia in Francia nel 1921, essendo stato colpito da mandato di cattura, dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri, avvenuto a Selvanizza. Fermatosi a Breil (vicino a Nizza), si trasferisce, nel 1923, a Tolone, aderendo alla Bourse du travail locale e dando prova di uno speciale impegno. Legato all’anarchico “pericoloso” Gaetano Lorenzo Berti, interviene, negli anni seguenti, alle riunioni libertarie e prende assiduamente parte alle manifestazioni contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti. Fermato al rimpatrio, viene assegnato, il 25 ottobre 1927, al confino per la durata di cinque anni e deportato nell’isola di Lipari. Liberato il 28 settembre 1932, viene rimandato a Palanzano, con un foglio di via obbligatorio, e incluso nella lista degli oppositori da incarcerare in determinate circostanze. Nel giugno 1934 è arrestato e rilasciato dopo una breve reclusione, emigra in Francia nell’agosto 1934 e si stabilisce a Fort-Rouge (Tolone). Riallacciati i rapporti con il vecchio amico e compagno di lotta Gaetano Lorenzo Berti, B. frequenta i correligionari Francesco Barbieri e Romualdo Del Papa. Quando avviene il golpe franchista, raggiunge Perpignano in taxi e quindi Barcellona in treno, entrando a far parte della colonna Durruti poi della Colonna Ortiz. Dopo avere combattuto in Aragona ed essere stato dato per morto nell'ottobre 1936 durante gli scontri di Farlette e Perdiguerras, in novembre gode di otto giorni di permesso che passa a Tolone. Nel 1937 entra a far parte del primo Battaglione dinamitardo a Valenza; l'offensiva franchista su Tortosa decima l'unità. Assieme ai sopravvissuti ottiene 10 giorni di permesso e raggiungono Barcellona, dove vanno a integrare il terzo Battaglione, che viene inviato verso la frontiera francese con il compito di minare strade e ponti. Evacuato il 22 ottobre 1938 nel villaggio di Cardedeu, vicino a Granollers, viene esaminato da una Commissione internazionale di controllo e il 22 dicembre rientra in Francia. Cerca inutilmente lavoro a Perpignano, Carcassonne, Narbonne e Béziers; l'8 febbraio rientra a Tolone, dove è ospitato da un amico e vi riceve l'aiuto del Comitato Franco-spagnolo. Il 15 marzo, dopo che il Prefetto ne ha chiesto l'internamento nel campo di Rieucros (Lozère), B. fa domanda per ottenere il permesso dirimanere in Francia. Arrestato e rinchiuso nel forte di Sainte-Cathérine di Tolone, vi morirà nel dicembre 1939: “Tra le famiglie dei suoi compagni di prigionia si sussurra che la sua morte sia dovuta a sevizie subite durante la detenzione. Nessun accertamento” scrive il console italiano di Tolone “ho potuto fare finora in proposito”. (F. Bucci – C. Gregori – M. Lenzerini – Redazione DBAI)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: A. Dal Pont – S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, p. 968; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomenLa Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen.

Sitografia: Dictionnaire des militantes anarchistes

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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