BATINI, Amilcare
Tipologia Persona
- Firpo (pseudonimo)
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BATINI, Amilcare
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- La Spezia
- Data di nascita
- 23/10/1896
Attività e/o professione
- Qualifica
- Stagnino
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce alla Spezia il 23 ottobre 1896 da Nunzio e Rosa Bedini, stagnino, detto “Firpo” (dal cognome del celebre peso massimo argentino). Anarchico, viene condannato a tre anni di carcere per diserzione dal Tribunale marittimo di Pola il 25 giugno 1919. Amnistiato in settembre, partecipa alle agitazioni del Biennio rosso e nel 1923 emigra in Francia. Fermatosi dapprima a La Sey-ne-sur-Mer, si sposta poi a Marsiglia e a Beaulieu-sur-Mer e il 29 luglio 1924 è condannato in contumacia dalla Corte di Assise di La Spezia a due anni e sei mesi di carcere per furto. Tornato in Italia nel 1927, viene fermato a La Spezia, per misure di sicurezza, nell’aprile del 1928, dopo l’attentato milanese di piazzale Giulio Cesare, e rilasciato dopo pochi giorni. Nell’estate seguente emigra clandestinamente in Belgio e si stabilisce a Bruxelles, dove frequenta l’anarchico Vittorio Cantarelli e altri esuli italiani. Accusato di nuovo di essere implicato nell’attentato di piazzale Giulio Cesare, viene arrestato a Bruxelles l’8 agosto 1928, su richiesta dei fascisti italiani, che sollecitano la sua estradizione dal Belgio. Le autorità locali però la negano e B. può lasciare il carcere. Il 7 gennaio 1930 viene fermato a Bruxelles, in occasione delle nozze romane fra Umberto di Savoia e Maria José, e nei mesi seguenti viene notato alle riunioni, che gli anarchici Mario Mantovani, Gigi Damiani, Ernestan e Pasquale Curetti tengon al caffè di rue de Bogard, 40, e alla brasserie di rue Domenicains, 12. Nel 1932 gli vengono sequestrati degli arnesi da scasso durante una perquisizione domiciliare ed è espulso dal Belgio. Incluso, l’anno seguente, fra i sovversivi attentatori, si trasferisce da Amsterdam a Bilbao nel 1934. Sorpreso dal sollevamento franchista a Medina del Pomar (Burgos), si schiera con i militari ribelli, collaborando con loro e prestando, più tardi, “speciali servizi” al Corpo truppe volontarie fasciste.” Nel 1942 è ancora nella Spagna franchista. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – M. Lenzerini – A. Tozzi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, f. Giammattei Emilio; Un attentato contro il re a Milano, «La Libertà», 15 apr. 1928; Migliaia di arresti, ivi; Dalle rivoltellate alla spia alla bomba al Consolato, ivi, 9 set. 1928; Le estradizioni, ivi, 23 set. 1928.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181