BARBIERI, Pompeo Scipione
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BARBIERI, Pompeo Scipione
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Mezzana
- Data di nascita
- 08/10/1881
- Luogo di morte
- Seyne-sur-Mer
- Data di morte
- 15/06/1928
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio perforatore
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Mezzana, frazione del comune di San Giuliano Terme (PI), l’8 ottobre 1881 da Carlo e Angela Morganti, operaio perforatore. Giovanissimo si avvicina agli ideali anarchici e diventa in breve tempo un buon propagandista. Sue conferenze sono già segnalate nel 1907 in diverse località della Toscana. Da quell’anno fino al 1910 lavora allo stabilimento fiat di La Spezia, in questo periodo diventa un assiduo collaboratore del settimanale «Il Libertario» e stringe amicizia con Pasquale Binazzi e Zelmira Peroni. Partecipa al iii convegno degli anarchici toscani (Pisa 26 dic. 1910). Nel 1911-12 è particolarmente attivo nelle campagne antimilitariste e tiene diverse conferenze e comizi in provincia di Pisa e Livorno contro la Guerra italo-turca. Collabora al settimanale «L’Avvenire anarchico» e prende parte al v convegno fra gli anarchici della Toscana (Pisa mag. 1914), dove viene nominato segretario della neo costituita Unione Anarchica Toscana, incarico che però lascia nel mese di settembre. Nello stesso anno è chiamato dai gruppi della Carnia a tenere un giro di conferenze di propaganda in provincia di Udine. Deciso oppositore dell’intervento italiano nella Grande Guerra, nel maggio del 1915 viene arrestato a Pisa per aver partecipato a una manifestazione antinterventista non autorizzata, rimanendo in carcere per due mesi. Alla fine del 1919, per motivi di lavoro, torna a risiedere a La Spezia, dove riprende la collaborazione con «Il Libertario», entrando nella redazione insieme a un altro pisano, Mario Lami. B. prende parte alle lotte operaie del Biennio rosso e alle prime azioni armate contro il fascismo. Dopo l’ennesimo arresto nel febbraio 1923 decide di emigrare clandestinamente a Marsiglia dove prosegue la sua attività di agitatore, particolarmente impegnato nella campagna pro Sacco e Vanzetti. Trovato un impiego come operaio ai cantieri navali di Seyne-sur-Mer muore per un incidente sul lavoro il 15 giugno 1928.
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Pompeo Barbieri, «La Diana», Parigi, 1° ago. 1928;
Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Carlo e Angela Morganti
Bibliografia
- 2003