BARBERI, Francesco
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BARBERI, Francesco
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Castelletto Ticino
- Data di nascita
- 1873
- Luogo di morte
- Londra
- Data di morte
- 08/03/1929
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Castelletto Ticino (NO) nel 1873 da Angelo e Maria Sibillia. Ha inizialmente simpatie socialiste e il prefetto di Novara riferisce che “durante il tempo di sua permanenza in Castelletto serbò buona condotta morale”. Si trasferisce a Londra all’inizio del 1900 dove entra in contatto con la colonia d’anarchici rifugiatisi nella capitale inglese. Diventa un assiduo frequentatore delle riunioni del gruppo d’anarchici che pubblicano il giornale «La Rivoluzione sociale». Partecipa alle attività organizzate nei vari club anarchici. Guadagna da vivere come cameriere o barista finché acquista una rivendita di giornali. Secondo l’informatore dell’ambasciata “Soldi”, B. con Guglielmo Ferrarone è responsabile per il mantenimento della corrispondenza con gli anarchici residenti negli altri paesi e l’edicola serve come copertura. Nel 1905, B. distribuisce il giornale pubblicato da Adolfo Antonelli «L’Insurrezione». B. non rispetta l’ammonimento ricevuto da parte di un agente della polizia segreta di Scotland Yard a non vendere il giornale e per tale motivo viene arrestato con l’accusa di complicità nell’incitamento all’assassinio di re e governanti, reato di cui è accusato Antonelli per un articolo commemorativo di G. Bresci pubblicato su quel giornale. Il processo ha una larga risonanza e per gli anarchici rifugiatisi in Inghilterra assume particolare rilevanza perché si svolge contemporaneamente all’introduzione dell’Alien Act, legge che capovolge la legislazione sull’asilo politico rendendolo non più automatico ma discrezionale. Gli anarchici costituiscono un comitato diretto da E. Malatesta per organizzare la difesa dei due. B. è condannato a nove mesi di lavori forzati dal giudice perché, sebbene accusato solo di complicità, essendo più anziano di Antonelli era “meglio in grado di assumere la responsabilità delle sue azioni”. Scontata la pena B. acquista una libreria e riduce la sua attività politica. Nel 1919 è proprietario di un ristorante nel quartiere di Soho “frequentato dalla migliore società inglese ed italiana”. Secondo una nota del consolato dello stesso anno, B. da molto tempo non si occupa più di politica. Partecipa alla vita della colonia italiana. Nel 1922 è eletto nel comitato direttivo della società “Dante Alighieri”, nel gruppo di soci che cerca di contrastare il tentativo di controllo di quell’istituzione da parte dei simpatizzanti fascisti. Fa parte anche del Club Cooperativo Italiano di cui è tesoriere. Muore a Londra l’8 marzo 1929. (P. Dipaola)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Antonelli Adolfo; ivi, Pubblica sicurezza 1905, b. 22; Public Record Office Londra, Home Office, 144/795/131464; ivi, Central Criminal Court 1/98/8; «Il Comento», Londra 1922-1925.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181