BARALDI, Ermete
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BARALDI, Ermete
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Modena
- Data di nascita
- 20/11/1866
Attività e/o professione
- Qualifica
- Calzolaio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Modena il 20 novembre 1866 da Enrico e Maria Lungagnani, calzolaio. Si trasferisce in data imprecisata a Roma, dove dal 1890 si mette in luce come uno dei più attivi anarchici della capitale. Il prefetto di Roma, nel cenno biografico stilato nel 1895, lo considera “anarchico temibilissimo”. Amico e compagno di Pietro Calcagno, Cesare Agostinelli e Alduino Bardi, è tra gli organizzatori della manifestazione del 1° maggio 1891, alla quale partecipa con il gruppo anarchico romano. Accusato di aver preso “parte attivissima alla rivolta”, vale a dire agli incidenti tra manifestanti e forza pubblica che seguono al comizio di piazza S. Croce in Gerusalemme, è arrestato. Processato assieme agli altri organizzatori della manifestazione, nel marzo del 1892 è condannato a 18 mesi di reclusione. Tornato in libertà riprende il suo impegno politico nel movimento, partecipando alla manifestazione contro l’eccidio di Aigues-Mortes (17 ago. 1893), che a Roma causa momenti di forte tensione, poi impegnandosi a sostegno dei moti dei Fasci siciliani e, nei primi mesi del 1894, dell’insurrezione anarchica in Lunigiana. Di nuovo arrestato nella retata seguita a un attentato compiuto a Roma l’8 marzo davanti a Montecitorio, che provoca la morte di due persone e il ferimento di altre sei, è assolto per insufficienza di prove, e non è accolta neppure la proposta di inviarlo a domicilio coatto. Denunciato ancora nel 1896, è di nuovo prosciolto da ogni accusa. Nel 1898 è tra i firmatari del manifesto pubblicato da «L’Agitazione» di Ancona contro il processo a Malatesta e ad altri anarchici anconetani. Nell’agosto del 1900 è arrestato a seguito dell’attentato a Umberto i, ma è prosciolto di nuovo per insufficienza di indizi. Assieme ad altri anarchici romani all’inizio del secolo si impegna nel campo sindacale. Nel 1902 è eletto nella Commissione di arbitrato della CdL di Roma e poi partecipa a un congresso sindacale a Bologna quale rappresentante della Lega dei calzolai di Roma. Nel 1903 è descritto dalla Prefettura come “uno dei più convinti anarchici, fa propaganda, frequenta riunioni e la compagnia di sovversivi”. È pure in contatto epistolare con E. Malatesta, che si trova a Londra. Nel marzo del 1904 si imbarca a Napoli diretto a New York. Il Consolato italiano in aprile scrive che “l’anarchico Baraldi Ermete è giunto a New York recandosi ad abitare al n. 79 Mc Dougal Street, centro di anarchici, ove è stato riconosciuto da uno dei nostri informatori”. Pochi mesi dopo si trasferisce a Filadelfia dove, secondo la polizia, si allontana dal movimento anarchico aderendo al Partito socialista, “nel qual debuttò tenendo discorsi e presiedendo a meetings”, ed entrando nella Commissione esecutiva della Federazione socialista locale. Ma alcuni anni dopo, nel 1915, è invece di nuovo indicato dalla polizia come “accanito propagandista rivoluzionario”, e continua a essere segnalato come anarchico. Nel 1925 lascia Filadelfia, e da quel momento la polizia, nonostante le continue ricerche, non riesce a individuare la sua nuova residenza. Nel 1935 è iscritto nella “Rubrica di frontiera”, come anarchico da perquisire e segnalare. Nel 1938 le autorità si convincono che – data l’età avanzata – sia morto. S’ignorano data e luogo di morte. (C. Silingardi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
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