BARACCHI, Giovanni Matteo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BARACCHI, Giovanni Matteo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Mazzoleni
Data di nascita
06/07/1871
Luogo di morte
Paterson
Data di morte
02/12/1936

Attività e/o professione

Qualifica
Tipografo
Qualifica
Legatore di libri

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Mazzoleni (BG) il 6 luglio 1871 da Francesco e Clarina Viganò. Si trasferisce a Milano con la famiglia nel 1881. Tipografo e legatore di libri, è socio della Società di Mutuo Soccorso fra legatori. Considerato “facinoroso della peggior specie”, appartiene al Gruppo anarchico milanese “Avanguardia”. Tra il 1889 e il 1893 colleziona arresti e denunce di vario tipo, di cui due per associazione di malfattori e una per fabbricazione di monete false, ma viene sempre assolto per insufficienza di prove. Nel marzo 1894 viene sorpreso con P. Gori, Francesco Cafassi e altri nel circolo “Il Risveglio”, ma anche questa volta non è perseguito. Nell’agosto 1894, dopo l’uccisione di Sadi Carnot da parte di Caserio e per sottrarsi alle leggi eccezionali, B. emigra a Lugano, seguendo l’esempio di Gori. Espulso con Gori dalla Svizzera nel febbraio 1895, fa parte del novero dei “cavalieri erranti [...] trascinati al Nord” e raggiunge Londra, via Germania e Belgio. Nel 1901 B. viene segnalato negli Stati Uniti dove vivrà sempre, trasferendosi da una città all’altra. Ritenuto “altro dei probabili esecutori di attentato contro la vita dell’Augusto [...] Sovrano”, è disposto nei suoi confronti un “attento servizio di vigilanza”. B. viene seguito nei suoi spostamenti: New York, Washington, Philippsburg (NY), Philadelphia, Norfolk (Virginia), South Bethlehem (Pa), Union City (Pa). Si dedica sempre alla propaganda e invia corrispondenze ai periodici anarchici («La Protesta umana» prima, «L’Adunata dei Refrattari» poi). I familiari, interpellati ancora nel 1926 dalla Questura di Milano dichiarano di aver ricevuto le ultime notizie del congiunto 25 anni prima da New York. B. muore a Paterson il 2 dicembre 1936. (M. Antonioli)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; asbg, Fondo Questura, b. 6, f. 19, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Collezione

Persona

frazione