BANDONI, Angelo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BANDONI, Angelo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Bastia
Data di nascita
03/07/1868
Luogo di morte
San Paolo
Data di morte
08/01/1947

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Bastia (Corsica) il 3 luglio 1868, da Giovanni e Casanova Assunta, “sedicente professore”. Viene arrestato varie volte tra il 1887 e il 1895, per vagabondaggio, furto, spendita dolosa di false monete e delitto di stampa e compie due anni di reclusione a Lucca poi cinque anni ad Algeri – da dove viene espulso per l’Italia – e quindi nove mesi alla Spezia. Uscito dal carcere nel marzo 1900, parte alla volta del Brasile il 16 aprile, dove arriva il 9 maggio. Risiede in un primo tempo ad Agua Virtuosa da dove manda articoli al periodico anarchico «Palestra Social», poi a San Paolo dove tiene, nel maggio 1901, la prima di una lunga serie di conferenze pubbliche. La sua attività propagandistica è multiforme: fonda e dirige periodici anarchici («Germinal» dal 1902 al 1904, «Guerra Sociale» nel 1915, «Alba Rossa» e di nuovo «Germinal» nel 1919); pur essendo coinvolto in varie polemiche con i compagni di San Paolo, collabora ai principali periodici anarchici di lingua italiana. I suoi articoli seguono, in generale, una linea ferocemente antiorganizzatrice ma a volte assume posizioni apparentemente contraddittorie -come succede ad altri personaggi, anche di spicco dell'anarchismo - e vi sono tracce di suoi contributi alla formazione di alcune organizzazioni, così come nonostante la sua intensa critica verso i sindacati, vi è un suo articolo (Ancora sull'organizzazione) sul numero del 26 marzo 1905 del periodico «La Battaglia», diretto da Oreste Ristori, in cui propugna la formazione di un sindacato per gli insegnanti. B. è anche l’autore di poesie a fondo sociale, dallo stile ampolloso; le sue conferenze sono a volte scritte in versi. Svolge inoltre un’importante attività didattica: fonda e dirige la prima scuola libertaria di San Paolo, “Germinal” (1902-1905); nel 1911 insegna alla scuola “Francisco Ferrer” di Cándido Rodrigues e nel 1915 nella scuola della fazenda Crespi di Taquaritinga. Predilige l’insegnamento tramite canzoni, a volte scritte dal maestro stesso per “influenzare la sensibilità” degli alunni e per apprendere “a definire la storia, a odiare la religione, la proprietà privata e la patria”. Durante gli anni d’insegnamento, B. sviluppa un metodo “mnemologico-risolutivo”, sostenendo che bisogna imparare a memoria una lunga serie di definizioni prima di passare all’esempio concreto. I funzionari diplomatici perdono la sua traccia nel 1929 fino al 1939 quando, data la tarda età, è radiato dal CPC. Muore a San Paolo l'8 gennaio 1947. (I. Felici B. Benevides)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: Scritti di B.: La fatalità storica della Rivoluzione sociale, São Paulo, 1921; scritti su B.: I. Felici, Les Italiens dans le mouvement anarchiste au Brésil (1890-1920), Tesi di dottorato, Univ. di Sorbonne Nouvelle-Paris III, 1994; B. Corrêa de Sá e Benevides, O Anarquismo sem adjetivos: a trajetória libertária de Angelo Bandoni entre propaganda e educação, Tesi di dottorato, Univ. Federal do Estado do Rio de Janeiro, 2018

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181

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