BALDARI, Guglielmo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BALDARI, Guglielmo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Napoli
- Data di nascita
- 05/06/1855
- Luogo di morte
- Taranto
- Data di morte
- 25/08/1937
Attività e/o professione
- Qualifica
- Impiegato
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Napoli il 5 giugno 1855 da Giacinto ed Elisabetta Remorini, impiegato. Il padre è capitano dell’esercito borbonico, la madre un’appartenente a nobile famiglia che morirà poco tempo dopo la nascita di Guglielmo. In conseguenza di ciò il piccolo B. sarà affidato alle cure della famiglia Izzo di Taranto, città nella quale si era nel frattempo trasferito il padre e nella quale B. trascorrerà gran parte della sua vita. Di intelligenza vivace, B. mostra sin da giovanissimo propensione per le idee libertarie a quel tempo propagandate nel Mezzogiorno da Bakunin e dai suoi seguaci. Impiegato, diciottenne appena, in un cantiere delle ferrovie calabro-pugliesi, costituisce in Taranto dapprima una Società di mutuo soccorso tra marinai, facchini e ferrovieri, quindi una Federazione operaia tarantina “con affiliazione nelle campagne e nei vicini paesi” e infine un Circolo di propaganda socialista che, su mandato con ogni probabilità dello stesso B., viene rappresentato da Andrea Costa al ii Congresso della Federazione italiana dell’AIL (Bologna mar. 1873). In corrispondenza con Enrico Bignami e collaboratore della «La Plebe» di Lodi, B. stringe cordiali rapporti di amicizia e di comunanza ideale con E. Malatesta, del quale è uno dei più stretti collaboratori nell’organizzazione del fallito tentativo insurrezionale di Castel del Monte dell’agosto 1874, di cui B. è, con Malatesta, uno dei sei partecipanti e in conseguenza del quale sarà arrestato e tradotto nel carcere di Napoli per passare successivamente in quello di Taranto e poi di Trani, città nella quale nell’estate del 1875 si celebra il processo “per complicità nel reato di sciente somministrazione di armi e munizioni a banda armata, formata all’oggetto di commettere crimini contro la sicurezza dello Stato”, che tuttavia si conclude con l’assoluzione di B. e degli altri imputati. Tornato agli studi di chimica e farmacia presso l’Università di Napoli e di agraria nell’Istituto di Portici, B. non partecipa al celebre moto insurrezionale della “banda del Matese” del 1877. Continua però nel suo impegno di organizzatore che lo vede nello stesso 1877 fondare alcune società di mutuo soccorso, tra il 1881 e il 1883 dare il suo contributo ai tentativi di ricostituzione della Federazione pugliese del movimento anarchico, nel 1884 gettare le fondamenta di una CdL, sempre in Taranto, denominata Partito operaio indipendente, che durerà sino al 1887, anno in cui B. promuove al grido di “Via dall’Africa” una manifestazione di protesta contro la politica coloniale di Depretis che ha prodotto il disastro di Dogali. Dopo questo episodio non si hanno altre notizie dell’attività di B. nell’ambito del movimento anarchico. Gli anni ’90 lo vedono anzi inclinare verso il socialismo “legalitario”, come dimostra la sua presenza alla riunione di fondazione della Federazione socialista provinciale di Taranto (Galatina giu. 1893). Stimato dai suoi concittadini per le doti di probità e di dedizione civica palesate anche in occasione di alcune tragiche circostanze quali l’alluvione del 1882 e l’epidemia di colera del 1886, sarà negli anni successivi, che lo vedono progressivamente appartarsi dall’attività politica, integerrimo funzionario dell’Ufficio comunale del gas. Morirà povero nella sua Taranto il 25 agosto 1937. (F. Santi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: A. Lucarelli, Carlo Cafiero, Trani 1947, ad indicem; Id., Guglielmo Baldari, «Umanità nova», 14 mar. 1948; P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969, ad indicem; L. Guttagliere, Gli anarchici in Puglia dal 1872 al 1892, Poggibonsi 1986, ad indicem; R. Nistri, F. Voccoli, Sovversivi di Taranto, Taranto 1987, ad indicem; M. Spagnoletti, Democrazia e socialismo nel Mezzogiorno: il caso Pugliese, 1870-1900, Bari 1987, ad indicem.
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- 181