BACCINI, Ruggero

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BACCINI, Ruggero

Date di esistenza

Luogo di nascita
Velletri
Data di nascita
31/03/1886
Luogo di morte
Barcellona
Data di morte
10/1931

Attività e/o professione

Qualifica
Fornaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Velletri (RM) il 31 marzo 1886 da Ferdinando e Casilde De Cari, fornaio. B. è descritto nelle segnalazioni della Prefettura di Roma, quale uomo dal “carattere violentissimo”, “senza educazione”, avendo frequentato solo le classi elementari, ma di “intelligenza svegliata”. Assiduo frequentatore di compagnie anarchiche, dopo essere tornato dall’America nel 1919, si ristabilisce a Velletri. Qui, si dedica costantemente alla propaganda, specie tra coloro che avevano disertato durante la grande guerra mostrando la loro contrarietà al conflitto e riesce ad aumentare il numero di attivi e simpatizzanti del locale gruppo anarchico.

Il 28 settembre 1920, in occasione di una manifestazione popolare di tipo economico, B. e altri all’ordine di scioglimento da parte delle Autorità, rimangono coinvolti in uno scontro a fuoco con gli agenti di polizia. Arrestato poco dopo e trovato in possesso di un lungo coltello, è denunciato per mancato omicidio. Scarcerato dalla Corte di appello di Roma, con obbligo di permanenza a Velletri e buona condotta, il 12 aprile 1922, B. partecipa ai numerosi scontri tra fascisti e antifascisti che si svolgono a Velletri, durante uno dei quali in piazza Cairoli, il 18 agosto, viene ferito gravemente da un colpo di arma da fuoco sparato da un fascista. Tradotto in ospedale e piantonato dalla polizia, riesce la notte del 12 ottobre a fuggire e a rendersi irreperibile.

La contravvenzione agli obblighi impostigli dalla Corte di appello, provoca l’immediata emissione del mandato di cattura e l’iscrizione nel «Bollettino di ricerche». B. è successivamente condannato in contumacia l’8 luglio 1927 per correità in mancato omicidio a 20 anni di carcere e tre di vigilanza speciale. Sono anni difficili per i militanti del movimento anarchico, molti sono costretti alla fuga all’estero, altri, rimangono; B. è forzato a rifugiarsi in Francia, sotto il falso nome di “Agamennone Talone”; inizia, così, anche per lui come per molti anarchici una vita di stenti in esilio, dove le condizioni oggettive di vita fungono da forte catalizzatore alle spinte centrifughe del movimento anarchico e il rapporto con le masse si fa meno stretto.

Da quel momento le notizie si fanno più rade e B., così come riferito da fonte fiduciaria della polizia continuerebbe a vivere a Parigi sotto il falso nome di “Ruggero Occhini”, insieme con la compagna Maria Vauthier, addetta al trasporto di materiale a stampa anarchico. Espulso dalla Francia, dove sembrerebbe in contatto con Berneri, si reca in Spagna. Non si conosce la data precisa di morte, avvenuta comunque nell’ottobre 1931, probabilmente per tifo in un ospedale di Barcellona. (I. Del Biondo S. Viaggio)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; S. Viaggio, Ruggero Baccini, anarchico di Velletri e compagno di Marie Justine Pierrine Vauthier (Pierina). 1886-1931, pro manuscripto, 6 agosto 2018.

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181

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