BACCELLI, Alessandro Manlio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BACCELLI, Alessandro Manlio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Viareggio
Data di nascita
07/02/1882
Luogo di morte
Viareggio
Data di morte
07/08/1967

Attività e/o professione

Qualifica
Calzolaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Viareggio (LU) il 7 febbraio 1882 da Narciso e Erminia Mei, calzolaio. Secondo una nota della Prefettura di Lucca inviata al Ministero dell’Interno B. “è di carattere vivace, di discreta educazione, di comune intelligenza, di nessuna cultura avendo percorso solo gli studi elementari”. L’ambiente in cui vive favorisce la maturazione di idee “sovversive”, e nel 1898 firma il manifesto degli anarchici in solidarietà a Malatesta e altri suoi compagni sotto processo ad Ancona, uscito come supplemento a «L’Agitazione» del 31 marzo. Aderisce al circolo operaio rieducativo di Viareggio e, dopo il suo scioglimento, al gruppo anarchico “Delenda Carthago”. Si occupa della propaganda libertaria, quindi legge e riceve molti giornali, fra cui, nel 1902, 25 copie de «Il Grido della folla» che distribuisce in città. Il 14 aprile 1903 esprime solidarietà agli anarchici colpiti da contravvenzione per affissione abusiva di un manifesto che commemora la Comune di Parigi. Per questo atto, viene colpito da mandato di cattura, ma B. riesce a far perdere le sue tracce e rientra a Viareggio solo dopo l’amnistia del 2 settembre 1903, in seguito alla quale viene assolto per estinzione dell’azione penale. Durante la Prima Guerra mondiale è richiamato alle armi, ma, per le sue note idee antimilitariste, è costantemente vigilato. Rientrato nella sua città continua l’attività propagandistica di sempre. Il 2 gennaio 1919 organizza una riunione di militari congedati per la richiesta al Comune di assunzioni per lavori di pubblica utilità. Il 27 dello stesso mese viene nominato segretario della CdL di Viareggio in sostituzione di P. Fabiani che ha rinunciato per motivi di salute. Dopo tale nomina inizia un periodo di intensa attività che vede B. protagonista appassionato sia in campo politico che sindacale e contribuisce ad allargare il suo prestigio fra i lavoratori viareggini. L’8 ottobre è denunciato per aver partecipato, nel precedente mese di giugno, alle manifestazioni viareggine contro il caroviveri. Colpito da mandato di cattura, B. si dà alla latitanza, ma il successivo 15 ottobre è presente a Bologna alla riunione che vede partecipare, fra le altre organizzazioni, l’uai e l’usi. Il 19 successivo viene effettuato un arresto di massa del consiglio generale dell’usi, B. viene rimpatriato con foglio di via obbligatorio. Non si conosce l’esito dell’azione penale. Intanto a Viareggio, alla notizia di quanto avvenuto a Bologna, gli operai dei cantieri navali, i tranvieri e i manovali effettuano immediatamente uno sciopero di solidarietà contro la repressione. B. è instancabile nella sua attività: nell’aprile 1920 partecipa ad un comizio non autorizzato a favore delle vittime politiche ed è denunciato; nel febbraio 1922 è riconfermato segretario della CdL viareggina e nel marzo successivo partecipa al congresso dell’USI di Roma; nell’agosto è diffidato dai fascisti che si insediano nei locali della sede sindacale. Coll’avvento del fascismo e il continuo controllo poliziesco B. rallenta l’attività propagandistica. Dal 1924 al 1926 è abbonato e distributore del periodico «Pensiero e volontà» diretto da E. Malatesta; nel giugno 1925 partecipa al convegno nazionale clandestino dell’USI che si tiene a Genova. Nel marzo 1926 si reca, per motivi di lavoro, a San Paolo del Brasile ma nell’agosto successivo è già di ritorno. Dal 1928 al 1942 l’occhiuta polizia fascista lo tiene costantemente sotto controllo ma non riesce a trovare nulla di utile da segnalare. B. durante la Resistenza, aderisce al PCI ed è il primo segretario della CdL di Viareggio dopo la Liberazione. Muore nella cittadina tirrenica il 7 agosto 1967. (I. Rossi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: A. Bianchi, Lotte sociali e dittatura in Lunigiana e Versilia storica (1919-1930), Firenze 1981, ad nomen; F. Bogliari, S. Bucciarelli, Luigi Salvatori, Viareggio 1981, ad nomen; M. Antonioli, Armando Borghi e l’USI, Manduria 1990, ad nomen; U. Sereni, Quella domenica in Darsena, in Con Viani di là del Molo, Catalogo della Mostra, Roma 1996, p. 43; L. Gestri, L’infanzia dell’eroe. L. Viani e il territorio apuo-versiliese tra la fine dell’800 e la grande guerra, «Rivista storica dell'anarchismo», lug.-dic. 1996.
 

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181

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