ANGELINI, Camillo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ANGELINI, Camillo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cori
- Data di nascita
- 1862
- Luogo di morte
- Roma
- Data di morte
- 29/07/1920
Attività e/o professione
- Qualifica
- Farmacista
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Cori (LT) nel 1862 da Filippo e Adelaide Pizzi, farmacista. Schedato come anarchico dal 1° febbraio 1898, proviene dalle fila del socialismo e risulta iscritto all’Unione Socialista Romana. Stando alle indicazioni della PS è in contatto e frequenta gli esponenti del socialismo romano, ma anche E. Malatesta, F.S. Merlino e Childerico Cerquetti. È uno dei firmatari dell’appello pubblicato su «L’Agitazione» di Ancona nella primavera del 1898, nel quale si protesta contro l’arresto di Malatesta e degli altri anarchici anconetani per associazione a delinquere. Nell’ottobre del 1900, A. è colpito da mandato di cattura con l’accusa di “insurrezione contro i poteri dello Stato e incitamento alla guerra civile”, dopo che nella sua abitazione e nella sua farmacia, in seguito a una perquisizione, sono sequestrati opuscoli, giornali e lettere di anarchici. Arrestato il 15 ottobre, è liberato in quanto l’autorità giudiziaria dichiara il non luogo per insufficienza di indizi. Nel luglio del 1901 risulta essere il tesoriere de «L’Agitazione» di Roma. Tra il 1910 e il 1911 A. diffonde a Roma «Il Risveglio» e si mantiene in corrispondenza con il gruppo che fa riferimento a «L’Agitazione»; in questa fase stringe relazioni con i gruppi libertari dell’America la-tina. Certamente è in corrispondenza con le organizzazioni anarchiche di Montevideo (Uruguay) e Rosario e Buenos Aires (Argentina) ricevendo e distribuendo i periodici «L’Avvenire», «Il Ribelle», «La Protesta umana». Almeno fino al 1906 l’attività di A. si esplica essenzialmente in questi rapporti internazionali (che sembrano essere di natura personale e – comunque – senza un effetto diretto sul movimento italiano), e nel sostegno alla stampa e alle iniziative giornalistiche degli anarchici. Da prima della guerra, progressivamente, il suo impegno e i suoi legami con il movimento si allentano e, pur mantenendosi sempre nell’area libertaria, non svolge più alcuna attività. Muore a Roma il 29 luglio 1920. (P. Iuso)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1, tomo 1, Firenze, 1972, ad indicem.
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