ANDREINI, Benigno Camillo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ANDREINI, Benigno Camillo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
22/06/1866

Attività e/o professione

Qualifica
Calzolaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 22 giugno 1866 da Andrea e madre ignota (forse Marianna Gherardi), calzolaio, poi venditore ambulante. A. abbandonato, vive di espedienti, vagabondando per Firenze in cerca di un precario sostentamento. Aderente al Gruppo anarchico “Porta alla Croce” di Firenze, frequenta Alberto Vivarelli e altri anarchici e con essi è fra gli agitatori principali dello sciopero delle trecciaiole tra il maggio 1896 e il settembre 1897. Arrestato con gli altri libertari organizzatori dello sciopero (Adolfo Tani, Ubaldo Salvestrini, Giovanni Fanfani, A. Vivarelli, Amedeo Lazzeri, Achille Bensi, Silvio Guerrazzi) il 24 maggio 1896 a Lastra a Signa (fi), il 1° giugno viene processato e condannato a sette mesi di carcere. Terminata l’agitazione delle trecciaiole, che vede gli anarchici protagonisti della lunga lotta, A. subisce un altro arresto il 6 maggio 1898 per “vandalismo, danneggiamento, resistenza e violenza contro la forza pubblica e per istigazione a delinquere” e il Tribunale di guerra, l’11 giugno,  lo condanna a 40 mesi di carcere e due anni di vigilanza speciale. Scontato un anno nella prigione di Soriano del Cimino, viene scarcerato per indulto e torna come “vigilato speciale” a Firenze. Per le sue idee anarchiche, pur non essendo coinvolto in specifiche azioni politiche, è costantemente vigilato dalla polizia fino al 1926. Il controllo assiduo delle autorità e le modeste condizioni economiche lo costringono alla marginalità. Se ne perdono le tracce negli anni Trenta, quando esercita il mestiere di merciaio ambulante. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Ciampi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Firenze, PS (1896), f. 39 Sciopero delle Trecciaiole.
 
Bibliografia: A. Ciampi, La paglia da cappello in Val di Pesa, S. Casciano Val di Pesa 2001.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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