ALTICOZZI CATALDI, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ALTICOZZI CATALDI, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Modica
Data di nascita
02/01/1887
Luogo di morte
Modica
Data di morte
11/02/1963

Attività e/o professione

Qualifica
Cameriere

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Modica (RG) il 2 gennaio 1887 da Raimondo ed Emanuela Cataldi, cameriere. Emigra negli Stati Uniti d’America, dove diviene anarchico. È espulso alla fine del 1922 assieme ad altri 500 connazionali, a causa delle campagne per la scarcerazione di Sacco e Vanzetti e contro le leggi razziste che colpiscono gli immigrati. A Modica rafforza il locale gruppo libertario, duramente provato dalle aggressioni delle squadre fasciste, responsabili, il 29 maggio 1921, dell’uccisione di sette contadini, tra cui gli anarchici Carmelo Vacirca e Carmelo Pollara, alla testa di un corteo che rientra da una riunione tenuta in aperta campagna. Nel febbraio 1923 è licenziato poiché il bar dove lavora come cameriere viene chiuso dai fascisti che lo considerano un covo di sovversivi. Ammonito, per trovare lavoro espatria clandestinamente in Francia dove entra in contatto con Paolo Schicchi. Nel luglio del 1926 decide di rimpatriare ma, tradito da una spia, è arrestato a Ventimiglia e preso in consegna dall’ovra: è accusato di complicità con l’attentato di Lucetti a Mussolini dell’11 settembre precedente. In due mesi gira le carceri di Napoli, Palermo, Agrigento e Modica, poi finisce a Regina Coeli. Ammonito per altri due anni perché “comunista”, torna a Modica, dove lavora in maniera precaria perché soggetto a continue angherie da parte dei fascisti e delle autorità. Nel 1937 è arrestato durante la visita di Mussolini in città. Nuovamente fermato nel 1941 è internato per un anno a Bagnoli Irpino. Caduto il fascismo mette una grande energia per la ricostruzione del movimento: partecipa nella sua città ai moti del “non si parte” contro il richiamo alle armi; e tra il 1945 e il 1946 promuove la nascita di ben quattro gruppi, che assieme a quelli di Ragusa, Ispica, Vittoria e Comiso, fondano il 20 settembre 1946 la Federazione Anarchica della Sicilia Sud Orientale (fasso), inizialmente aderente alla fai. La fasso pubblicha il numero unico «La Diana» il 19 dicembre 1946, e nei successivi tre anni espleta un’intensa attività di propaganda e agitazione, svolta specialmente da A. e da Vincenzo Scapellato (ex mutilato di guerra, più volte incarcerato). Tra le tante lotte popolari per il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, di cui A. è protagonista, rimane famoso l’episodio dell’occupazione del Comune, condotta insieme alle donne dei quartieri poveri, per rivendicare l’acqua, le fognature, la realizzazione di strade e la costruzione di case popolari. Fino agli ultimi anni della sua vita partecipa al progetto del “giornale anarchico meridionale”, che si concretizza nel febbraio 1957 con l’uscita de «L’Agitazione del Sud», inizialmente stampato a Modica, e con alcuni numeri unici successivi («Elezioni 1958», «1° Maggio 1958», «La nostra lotta»). Muore a Modica, per attacco cardiaco, l’11 febbraio 1963. (G. Gurrieri)

Fonti

Fonti: Archivio storico degli anarchici siciliani, Carte Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza politicaCarteggio Alticozzi-Schicchi; Quelli che ci hanno lasciato. Giuseppe Alticozzi, «L’Agitazione del Sud», feb. 1963; Giuseppe Alticozzi Cataldi, uomo da non dimenticare, ivi, apr. 1963.
 
Bibliografia: G. Gurrieri, Breve storia degli anarchici a Modica, «Dialogo», Modica, dic. 1993.

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181

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