ALLODI, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ALLODI, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Parma
Data di nascita
27/10/1883
Luogo di morte
Parma
Data di morte
20/05/1967

Attività e/o professione

Qualifica
Calzolaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Parma il 27 ottobre 1883 da Quarto e Clementina Magroni, calzolaio. Detto “Ghirärd”, dal cognome del suo patrigno Ghirardi, un vecchio internazionalista. Anarchico fin dalla più giovane età, diventa assai popolare tra gli abitanti dell’Oltretorrente. Già nel 1897, a 14 anni, è diffusore del primo giornale anarchico cittadino, «Il Nuovo verbo». Fermo nelle sue convinzioni e assiduo propagandista a vent’anni è già schedato e attentamente vigilato dalla Questura. Nel “Cenno biografico al giorno 27 luglio anno 1903”, il prefetto di Parma lo definisce “di carattere allegro franco ma nei suoi atti è energico. Ha una discreta educazione tanto che inspira simpatia. Egli ha una discreta intelligenza, nessuna coltura avendo fatto soltanto le scuole elementari”. Si aggiunge che frequenta “la compagnia dei suoi compagni di fede e di giovani suoi coetanei” e che “in famiglia è buono, rispettoso ed ama moltissimo la madre”. In relazione con P. Gori, secondo la polizia, è tra gli organizzatori delle conferenze che Gori tiene in città nell’estate del 1903. È uno dei dirigenti della Federazione Nazionale dei Calzolai, che tra il 1900 e il 1907 ha sede a Parma. Nell’ambiente sindacale parmense si trova talvolta in opposizione ad Alceste De Ambris, che mette in difficoltà con la sua critica chiara e malatestianamente convincente. Nelle discussioni politiche, anche le più complicate, si esprime in dialetto. Diventa militante dell’usi, fondata a Modena nel 1912. Nel novembre 1916 è chiamato alle armi e assegnato al 35° rgt fanteria di stanza a Sassuolo (mo). Il 16 luglio 1917 è trasferito al 281° rgt fanteria in zona di guerra. La Prefettura di Parma lo segnala ai vertici militari “per opportuna norma e vigilanza, trattandosi di elemento politicamente pericoloso e contrario alla guerra”. Dopo il congedo, si sposa con Ines Bizzarelli nel 1919. Durante il fascismo rimane fedele agli ideali anarchici e la Questura non cessa la sorveglianza. È fermato per misure di ps il 27 dicembre 1929 e rilasciato dopo 15 giorni. Tra il 1930 e il 1933 viene iscritto nell’elenco “2” che raccoglie i nomi delle persone da arrestare in determinate particolari occasioni. Durante la rsi risulta sorvegliato dalla Questura Repubblicana di Parma ancora nel febbraio 1945. Dopo la Liberazione è uno dei pochissimi anarchici della sua generazione ancora attivi a Parma, punto di riferimento per i giovani che si avvicinano al movimento. Continua a diffondere la stampa anarchica, in particolare «Il Libertario», «Era nuova» e «Umanità nova». Muore a Parma il 20 maggio 1967. (M. Minardi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Parma, Gabinetto Questura, Cat. A8, ad nomen; G. F[urlotti], Lutti nostri. Parma – Giuseppe Allodi, «Umanità nova», 3 giu. 1967.
 
Bibliografia: G. Furlotti, Parma libertaria, Pisa 2001, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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