AIACCI, Aurelio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
AIACCI, Aurelio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Cavriglia
Data di nascita
25/11/1903

Attività e/o professione

Qualifica
Minatore
Qualifica
Distillatore

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Cavriglia (AR) il 25 novembre 1903 da Angelo e Maria Faustina Pierazzi, una famiglia di minatori anarchici. Conosce fin da ragazzo il duro lavoro in galleria per estrarre la lignite. “Di buona educazione e lavoratore assiduo, dotato di scarsa cultura avendo fatto appena gli studi elementari, di mediocre intelligenza. Verso le autorità si dimostrò rispettoso”. Il fratello Terzilio, di sette anni più anziano e di cui Aurelio segue le orme, è organizzatore dell’USI e, a seguito dell’episodio insurrezionale valdarnese del marzo 1921, subisce una condanna a 10 anni di carcere, scontandone poi sei. Di A., al momento dell’espatrio in Francia nel 1923, non risultano precedenti politici significativi.

Nel 1929 risiede a Cavillargues dove esercita il mestiere di distillatore. Si stabilisce quindi ad Ales (Gard) dove è attivo un nutrito gruppo di esuli anarchici italiani. Il fratello Terzilio, incaricato fra l’altro di mantenere i contatti epistolari con Camillo Berneri, lo raggiunge in Francia per poi precederlo in Spagna. Il passaggio oltre i Pirenei di A. viene segnalato da Perpignano, “dopo il 25 ottobre 1936”, insieme ad altri valdarnesi fra cui Alpinolo Bucciarelli, Pasquale Migliorini, Adolfo Pintucci, Alessandro Maffei e Gualtiero Livi. A. è iscritto in «Rubrica di frontiera» come “anarchico da arrestare” in caso di rientro nel regno. Intanto il capo della polizia fascista lo ha individuato come uno dei referenti del Comitato anarchico pro Spagna di Parigi.

In data 28 dicembre 1936 risulta ufficialmente incorporato nella sezione italiana della Colonna “Francisco Ascaso” inquadrata nelle milizie CNT-FAIb. Gravemente ferito in combattimento il 7 aprile 1937 a Carascal de Huesca, inabile ad essere reintegrato nella formazione, in data 29 gennaio 1938 risulta ancora in vita, ricoverato all’ospedale militare di Barcellona, in attesa dell’autorizzazione per rientrare in Francia. Non si conosce la data precisa del decesso, avvenuto verosimilmente nella capitale catalana, causato dalle “gravi ferite riportate in combattimento”. (G. Sacchetti) 

Fonti

FONTI: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Aiacci Terzilio fu Angelo; Archivo General de la Guerra Civil Española, PS MADRID 485(1)/2-1 y SM 3483, CDMH-Salamanca.

BIBLIOGRAFIA: C. Berneri, Epistolario inedito, vol. 2, a cura di P. Feri e L. Di Lembo, Pistoia, 1984, ad indicem; A. Lopez, La Colonna Italiana, Roma 1985; G. Sacchetti, Presenze anarchiche nell’Aretino dal XIX al XX secolo, Pescara 1999; L. Di Lembo, La sezione italiana della Colonna Francisco Ascaso, «Rivista storica dell’anarchismo», lug.-dic. 2001.

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181

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