ACUTIS, Anselmo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ACUTIS, Anselmo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Torino
- Data di nascita
- 17/03/1879
- Luogo di morte
- Parigi
- Data di morte
- 1967
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio tipografo
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Torino il 17 marzo 1879 da Giovanni e Emilia Capra, operaio tipografo. Ancora adolescente, compie le prime esperienze lavorative come apprendista tipografo presso alcune ditte della città e della provincia. Accostatosi allo studio delle grandi figure anarchiche del passato, acquisisce una profonda conoscenza dei fondamenti teorici e dei lineamenti dottrinari del pensiero libertario. Durante gli anni del giolittismo, inizia a frequentare varie associazioni e sedi culturali anarchiche, quali il Circolo libertario “Barriera di Milano” e il Circolo anarchico “Libera cultura”. Tra il 1907 e il 1909 aderisce al Gruppo libertario “Guerra sociale”, al Gruppo anarchico “Studi sociali” e al Fascio libertario torinese, distinguendosi come abile oratore e ottimo propagatore di idee. Temperamento dinamico e volto all’azione, prende parte a tutte le agitazioni e le dimostrazioni del movimento operaio locale, divenendo in breve tempo uno degli esponenti più influenti dell’anarchismo torinese. Abbonato a diverse testate libertarie, si adopera per la diffusione del materiale propagandistico durante i comizi e le riunioni pubbliche indette dal movimento. Talvolta, si occupa anche dell’attività di raccolta fondi pro vittime politiche. Attivissimi sono poi i suoi contatti con alcuni quadri romagnoli e toscani. Nel 1909, la Questura di Torino lo segnala quale “elemento fermo, deciso e di seri propositi, da ritenersi pericoloso per l’ordine pubblico in quanto capace di azioni dirette e violente”. Nel giugno 1914, partecipa al Convegno anarchico piemontese, tenutosi a Torino, entrando in duro contrasto con alcuni membri del Fascio libertario torinese. Insieme ad un altro gruppo di compagni, decide allora di distaccarsi dal Fascio e di fondare l’Associazione Anarchica Torinese. Proprio in qualità di segretario della nuova organizzazione, prende parte al Convegno anarchico contro la guerra, tenutosi a Pisa nel 1915. Rientrato a Torino, è tratto in arresto, dopo poche settimane, nel corso una manifestazione di protesta antimilitarista. Rilasciato nell’agosto 1916 per trascorso periodo di carcerazione preventiva, viene mantenuto in stato di stretta vigilanza. Durante i moti contro il caroviveri e la guerra dell’agosto 1917, è tra quei militanti del “nucleo ribellistico” che innalza le barricate alla “Barriera di Milano”. Fermato nel corso degli scontri, è deferito al Tribunale militare di Torino che, nell’agosto 1918, lo assolve per non provata reità dall’imputazione di tradimento indiretto. Nei turbinosi anni del primo dopoguerra, A. aderisce alla protesta operaia che si diffonde nelle principali fabbriche e officine del-la città. Nel frattempo, partecipa come delegato della frazione anarchica torinese al congresso dell’UAI, tenutosi a Bologna dal 1° al 4 luglio 1920. Al suo ritorno in città, si scontra subito con la dura realtà del nascente fascismo locale. Sorvegliato dalle autorità e ben noto negli ambienti dello squadrismo torinese, decide allora di emigrare clandestinamente dall’ltalia. Organizzato un piano di fuga, nell’estate del 1923 riesce a eludere tutti i controlli di frontiera e a entrare in territorio francese. Stabilitosi nella cittadina di Saint-Michel-sur-Orge (Seine-et-Oise), si guadagna da vivere lavorando in qualità di decoratore senza però svolgere alcuna attività politica di rilievo. Le gravi angustie finanziarie lo spingono, nel 1926, ad andare a vivere presso i fratelli Edoardo e Giovanni, a Parigi. Dopo aver partecipato ad alcune iniziative antifasciste predisposte dai Gruppi anarchici della regione parigina, comincia gradualmente ad allontanarsi dall’attività militante che abbandona definitivamente già verso la fine degli anni venti. Le uniche testimonianze della sua antica fede politica, si riducono ad oblazioni e sottoscrizioni versate ad alcune testate libertarie pubblicate all’estero, quali «Il Risveglio anarchico» di Ginevra, «Lotta anarchica» di Parigi, «L’Adunata dei refrattari» di New York. Nel 1932, infine, risulta anche tra gli abbonati della testata antifascista «Giustizia e Libertà». Muore a Parigi nel 1967. (F. Giulietti)
Fonti
- FONTI: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Pubblica Sicurezza, G1, b. l59, f. Fascio Libertario Torinese; I.G.[I. Garinei], Anselmo Acutis, «Seme Anarchico», apr.1967.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181