DELUCCHI, Eugenio Bruno
Intestazione di autorità
- Intestazione
- DELUCCHI, Eugenio Bruno
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Genova
- Data di nascita
- 16/07/1929
- Luogo di morte
- Genova
- Data di morte
- 02/04/1994
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio, poi Portuale
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Genova il 16 luglio 1929 da Edoardo e Maria Perazzo, operaio poi portuale. Alla fine della Seconda guerra mondiale segue i corsi della scuola apprendisti di Genova Calcinara nella quale si diploma con la qualifica di operaio tornitore. In seguito entra a lavorare all’Ansaldo Meccanico di Sampierdarena, stabilimento dove opera un nucleo di operai libertari e nel quale conosce Parodi.
Dopo pochi anni si licenzia dall’Ansaldo ed entra a lavorare tra i portuali di Genova. Nel movimento anarchico è attivo in particolare nell’esperienza dei Comitati di difesa sindacale, ed è presente come delegato al Terzo congresso della fai (Livorno, 1949). In questo periodo partecipa come redattore alla pubblicazione di «Inquietudine», rivista ciclostilata edita dalla Gioventù anarchica ligure, uscita tra il 1949 e i primi mesi del 1950. L’8 novembre 1949 organizza, insieme a Gaetano Busico e Gaspare Mancuso, un attentato dimostrativo contro la sede del Consolato di Genova al fine di protestare contro il regime dittatoriale di Francisco Franco e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla condizione dei prigionieri politici in Spagna. I due processi che si tengono a Genova nel giugno e nel novembre 1950 vengono seguiti con attenzione dalla stampa e diventano occasione di denuncia del regime franchista. A difesa degli imputati, tra i quali c’è anche il militante anarchico Vincenzo Toccafondo accusato di “apologia di reato” per avere espresso solidarietà agli «attentatori a nome della Federazione anarchica ligure», si schierano noti esponenti antifascisti e intellettuali come la militante anarchica spagnola Federica Montseny, lo storico Franco Venturi, Giaele Franchini, vedova di Mario Angeloni (comandante della colonna italiana della Sezione italiana della colonna “F. Ascaso” cnt-faib durante la Guerra civile di Spagna e caduto in combattimento nell’agosto 1936), i libertari Marcello Bianconi e P.C. Masini, Aldo Garosci, lo storico già aderente al Partito d’azione. Una testimonianza di solidarietà è inviata anche dallo scrittore Carlo Levi. Nel collegio degli avvocati difensori, accanto a Tommaso Pedìo e altri, siede Giuliano Vassalli. Gli imputati sono condannati a pene lievi e subito scarcerati.
D. in quel periodo partecipa attivamente all’azione dei gruppi liguri vicini alle posizioni politiche espresse da Masini ed è presente nella genesi e della formazione del Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato” locale. Partecipa, in qualità di osservatore, alla Prima conferenza nazionale (Genova-Pontedecimo, 1951) e aderisce subito ai gaap collaborando alla Commissione di relazioni internazionali, ma poi nell’estate improvvisamente abbandona l’organizzazione (Minuta della lettera del cn/gaap a E. Delucchi, Genova-Sestri 18 luglio 1951). Negli anni Cinquanta dà vita al gruppo libertario “Kronstadt” e partecipa alle attività dei Comitati di difesa sindacale. È delegato dei cds all’incontro, che si svolge a Milano il 19 maggio 1955, promosso dai rappresentanti del pcint al fine di trovare una piattaforma comune di opposizione sindacale tra le minoranze della sinistra operaia. Successivamente alla fine dell’esperienza dei cds, D. è coinvolto nel progetto della Corrente d’iniziativa per il Rinnovamento sindacale all’interno della filp (cgil), che pubblica l’omonimo bollettino. Nel 1961 è tra i redattori della rivista «Democrazia diretta. Notiziario della lotta e della democrazia operaia» insieme a Gianfranco Faina e nel 1963 risulta iscritto alla cisl, organizzazione sindacale nella quale ricoprirà nei primi anni Settanta l’incarico di segretario dei portuali. Successivamente viene espulso dall’organizzazione (Lettera di A. Vinazza a P.C. Masini, 28 maggio 1974) aderendo poi alla uil, organizzazione nella quale avrà un ruolo dirigente nel sindacato uilm. Muore a Genova il 2 marzo 1994. (F. Bertolucci).
Cariche e funzioni
- Qualifica
- operaio, anarchico. Genova
Fonti
Fonti: Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Comune di Genova, Anagrafe.
Bibliografia: Federazione Anarchica Italiana, Congressi e convegni (1944-1962), a cura di U. Fedeli, Genova, Libreria della FAI, 1963, p. 122.; A. Garosci, Anarchici a processo, «Il Mondo», 17 giu. 1950; A. Cervetto, M. Bicchieri, I nostri giovani compagni (esecutori della protesta) sono stati liberati, «un», 26 nov. 1950; Protesta umana in difesa degli anarchici attentatori al Consolato di Spagna in Genova. Processi svoltisi a Genova il 1° giugno e il 13-15 novembre 1950, Genova 1951; E. Marsilii, L’attentato al consolato spagnolo (Genova 8 novembre 1949), «rsa», gen.-giu. 2004, pp. 85-98; Pier Carlo Masini: impegno civile e ricerca storica tra anarchismo, socialismo e democrazia, a cura di F. Bertolucci e G. Mangini, Pisa, BFS, 2008, p. 32; G. Sacchetti, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944-1969), Roma, Aracne, 2012., pp. 190, 192; P. Iuso, Gli anarchici nell’età repubblicana: dalla Resistenza agli anni della Contestazione 1943-1968, Pisa, BFS, 2014, p. 119; A. Cervetto, Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.