SCOPETANI, Alessandro

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SCOPETANI, Alessandro

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
July 6 1873
Luogo di morte
Buenos Aires

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 6 luglio 1873 da Guglielmo e Assunta Vierani, rigattiere. La polizia nel 1896 lo descrive come dotato di istruzione elementare, “di carattere energico e risoluto” sufficientemente assiduo al lavoro. Nella setta è amico di tutti i caporioni locali e seppe acquistarsi qualche influenza “attivo propagandista fra le classi operaie e con qualche profitto”. S. si fa conoscere quando, durante i moti siciliani, gli anarchici fiorentini in solidarietà con i lavoratori siciliani stampano clandestinamente il manifesto “È tempo”. Nella notte di capodanno del 1893, assieme ad altri compagni, egli ne fa piovere centinaia di copie dal loggione del Teatro novo di Firenze. Per questo sconta un anno e otto mesi, al termine dei quali (settembre ’95) viene mandato al domicilio coatto per quattro anni, prima a porto Ercole e poi alle Tremiti. Qui è coinvolto nella rivolta del 1° marzo ’96. Condannato per quei fatti a quindici mesi (ridotti a sei in seconda istanza e portati a dodici in ultima) è trasferito a Lampedusa finché nel novembre usufruisce anche lui del “proscioglimento condizionale”. È tornato a Firenze da poco più di un anno quando il 3 maggio ’98 è nuovamente arrestato per i tumulti del caroviveri scoppiati anche in quella città. Mandato a Ventotene, in luglio fa richiesta di poter raggiungere Buenos Aires dove la famiglia della sua fidanzata gli garantisce un lavoro. Le autorità acconsentono a patto che S. assicuri un imbarco immediato e diretto per la capitale argentina, il che avviene il 15 agosto. Il tempo di ambientarsi e nel gennaio 1901 S. pubblica a Buenos Aires il periodico «La Nuova civiltà», il cui gruppo editoriale si fonde con quello di “Né Dio né Padrone” e con il circolo “Internazionale di Studi sociali” di Barracas al Norte. La sua posizione è fortemente antiorganizzatrice in polemica con l’indirizzo anarcosindacalista, maggioritario nel movimento argentino dal 1897, e con quello malatestiano dell’altro periodico di Buenos Aires, «L’Avvenire» diretto da F. Vezzani. Alla fine del 1902 un susseguirsi di grandi scioperi scatena una feroce repressione che porta allo Stato d’Assedio e alla legge d’espulsione degli stranieri pericolosi per l’ordine pubblico. S. si rifugia a Montevideo dove tenta senza successo di riprendere la pubblicazione del suo giornale finché, ai primi del 1904, decide di tornare a Buenos Aires usando il cognome materno (Alessandro Vierani). A fine luglio però è nuovamente arrestato e rinviato a Montevideo dove è strettamente sorvegliato dalla polizia che lo arresta più volte. Decide quindi di rientrare in Argentina, questa volta però assumendo una identità più solida, non priva di ironia, quella di Alessandro Spaghetti e stabilendosi a Junin, città ad ovest della capitale. Ma anche Spaghetti viene presto notato come sovversivo da tenere d’occhio, così quando nel 1910 viene ucciso il capo della polizia Ramon Falcon, S. è tra i numerosi arrestati e deportati a La Plata. Quando il fascismo prende il potere in Italia, S. fonda e dirige la Lega antifascista di Junin che riesce ad impedire ogni manifestazione a favore del Duce in quella città. S. diventa inoltre corrispondente ed animatore del foglio «L’Italia del Popolo» diretto da V. Mosca, organo dell’Alleanza Antifascista Argentina, l’organizzazione più attiva ed estesa in quel paese, su posizioni di sinistra indipendente. È solo allora che le autorità italiane riescono ad individuare la sua vera identità. Nel ’28 S. può tornare a Buenos Aires, dove ha aperto una fiorente azienda di produzione di pubblicità luminose, ma un infarto lo stronca il 26 febbraio 1929. «L’Italia del Popolo» del giorno successivo gli dedica un lungo e commosso necrologio. (L. Di Lembo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: «Tempi Nuovi», Ancona, 22 mar. 1896; [Necrologio], «L’Italia del popolo» Buenos Aires, 27 feb. 1929; Alla ricerca dei coatti anarchici nelle isole maledette, «Umanità nova», 30 mag. 1948; L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 2. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati all’estero (1872-1971), Firenze 1976, ad indicem; V. Bartoloni, I fatti delle Tremiti. Una rivolta di coatti anarchici nell’Italia umbertina, Foggia 1996.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Guglielmo e Assunta Vierani

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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