SCHETTINO, Tommaso

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SCHETTINO, Tommaso

Date di esistenza

Luogo di nascita
Napoli
Data di nascita
June 11 1840
Luogo di morte
Napoli

Biografia / Storia

Nasce a Napoli l’11 giugno 1840 da Vincenzo e Luigia Giuliano, ottonaio. In un primo tempo re­pubblicano - il 4 febbraio 1871 porta sulle spalle la bara di Giorgio Imbriani caduto a Digione - poi, critico nei confronti della posizione assunta da Mazzini contro la Comune di Pa­rigi, aderisce all’Internazionale, anche in seguito all’incontro dell’estate 1871 con Cafiero, allora portavoce del Consiglio generale di Londra. Diventato anarchico, assume il ruolo di segretario della sezione na­po­letana dell’Internazionale, pre­cedentemente sciolta dal prefetto D’Affitto. Il 14 agosto dello stesso anno, insieme a Palladino, Morrone e Antonio Giustiniani, è soggetto ad una per­quisi­zione domici­liare. Alla fine del 1871, prende parte alla costituzione della Federazione ope­raia na­poletana, assume la carica di consigliere ed è tra i firmatari del manifesto programmatico, nel quale si aderi­sce implici­tamente all’Internazionale e si sostiene l’egualitarismo bakuniniano. Nel 1872 or­ganizza alcune so­cietà me­stiere e guida uno sciopero degli ottonai in lotta per il salario. Coin­volto nell’insur­rezione nel Barese del 1874, nella primavera del 1875 viene accusato di co­spira­zione dal Tribunale di Trani, incarcerato e quindi rilasciato insieme agli altri imputati. Ai primi del 1876 è tra i promotori del Cir­colo “Studi Sociali” poi, con Cafiero e Malatesta, prende parte in qua­lità di delegato della se­zione di Napoli al con­gresso di Fi­renze-Tosi (21-22 ottobre 1876), dove prevale un orientamento ri­gorosa­mente anar­chico, e sot­toscrive il manifesto in cui si conte­sta la le­gittimità dell’intervento della poli­zia du­rante l’assemblea. Il 30 gennaio 1877, coin­volto in un ac­ceso diver­bio fra interna­zionalisti della se­zione napoletana, viene accoltellato. Arrestato con l’accusa di avere con­corso nell’organizza­zione dei moti rivolu­zionari di Benevento nel 1877, è rila­sciato per insuffi­cienza di prove e a dicem­bre è redattore del «Masa­niello», diretto dal Con­verti. L’insuccesso delle iniziative insur­rezionali sollecita in­tanto S. ad una riconsidera­zione della strate­gia ope­rativa anarchica, che lo avvicina per un breve pe­riodo al socialismo evolu­zionista. Nel lu­glio 1878, sottoscrive, con Domenico, Mer­lino e Buon­fan­tini, un manifesto della Federa­zione Ope­raia Napoletana in cui si sottolinea la matrice borghese e la natura mistifica­toria del mo­vi­mento irre­dentista. Accusato di complicità nell’attentato di Passa­nante contro Umberto I, è arrestato, insieme a Melillo, Ciccarese e D’Amato, e quindi pro­sciolto per insuffi­cienza di prove. Ostile “all’insurrezione a getto continuo”, si dedica alla propa­ganda e sfug­ge alla vigilanza mutando spesso dimora ed esibendo ai proprietari false gene­ralità. Le cautele non ba­stano - il 16 settem­bre 1880 è am­monito - ma ai primi del 1881 fre­quenta “tutti i circoli radicali per aver campo propi­zio” a una propa­ganda che i confi­denti segnalano per l’influsso tra gli operai e il “di­sprezzo delle autorità, delle leggi e delle Istitu­zioni” ed è arre­stato con Mer­lino ed altri anarchici per attentato alla sicu­rezza dello Stato. Rilasciato il 25 aprile per mancanza di indizi e strettamente vigilato, tra il 1882 e il 1890 è più volte denunciato per reati politici. Il 23 dicem­bre 1891 è condan­nato a sei mesi di carcere per ecci­ta­mento al­l’odio tra le classi sociali e nell’aprile 1893 è tra i pro­motori del Fascio dei La­voratori. A mag­gio, dopo l’en­nesimo arre­sto pre­ven­tivo, in­ una lettera alla stampa nega di es­sere anar­chico e afferma di attendere “la soluzione del pro­blema so­ciale dall’inevitabile evoluzione dei tempi”: una dichiarazione sulla cui sincerità carte sequestrate a Mala­testa gettano però più di un’ombra. Sciolto il Fascio dei La­voratori e ac­cusato di associazione a de­linquere, ai primi del 1894, subito dopo l’arresto di Mer­lino, si dà alla lati­tanza. Tornato in città, il 20 feb­braio 1895 è spedito a domi­cilio coatto per trenta mesi e passa da Porto Ercole ad Ustica. A feb­braio 1896, posto in libertà condizio­nale, è condannato a ventidue mesi di sorve­glianza speciale, per­ché “uomo di consigli dispe­rati, pronto all’azione e temerario”. Nel 1897 entra nel gruppo “Carlo Ca­fiero” fondato da Michele Acan­fora e dopo i moti del 1898 si dà alla la­titanza. Il 2 luglio 1900 è membro del sottocomi­tato di Napoli per l’agitazione con­tro il domi­cilio coatto e nel 1902 “fonti confi­denziali” accennano a con­tatti con anarchici residenti all’estero me­diante lettere ”ci­frate a nu­meri”. Sorve­gliato fino alla fine, muore a Napoli il 5 dicembre 1915. (G. Aragno - E. Civolani)

Fonti

Fonti: Ministère des Affaires Étrangères, Archive, Paris, Correspondance politique des consuls, Naples, T. 9, 1870-1872; Archivio dello Stato - Napoli, Gabinetto di Questura, Quarta Serie, Sovversivi, b. 1598; Que­stura, b. 42, 53 e 54.

Bibliografia: F. Sarri, L’Internazionale innanzi alla sezione di accusa di Trani, Barletta, s.d.; E. Conti, Le origini del socialismo a Firenze. 1860-1880, Roma 1950; P.C. Masini, Gli internazionalisti. La Banda del Matese. 1876-1878, Milano-Roma 1958; La Fe­dera­zione italiana dell’Associazione internazionale dei lavoratori. Atti ufficiali 1871-1880, a c. di P.C. Masini, Milano 1963; R. Ho­stetter, Le origini del so­cialismo italiano, Mi­lano 1963; A. Romano, Storia del movimento socialista in Italia, Bari 1966, 3 v.; M. Nettlau, Bakunin e l’Internazionale in Italia, prefaz. di Errico Malatesta, Gi­nevra 1928; A. Scirocco, Democrazia e So­cialismo a Napoli dopo l’Unità, Napoli 1973; N. Dell’Erba, Le origini del socialismo a Napoli 1870-1892, Mi­lano 1978; P. F. Buccellato, M. Iaccio, Gli anarchici nell’I­talia meridionale (1869-1893), Roma 1982; M. Toda, Errico Malatesta da Mazzini a Ba­ku­nin, Napoli 1988.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Vincenzo e Luigia Giuliano

Bibliografia

2004

Persona

Collezione