SALA, Pellegrino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
SALA, Pellegrino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Rubbiano
Data di nascita
August 1 1870

Biografia / Storia

Nasce a Rubbiano, frazione di Montefiorino (Mo), il 1° agosto 1870 da Giuseppe e Francesca Torraca, calzolaio. Si trasferisce in giovane età dalla nativa Emilia alla Spezia. Pur essendo un uomo “timido e flemmatico, poco assiduo al lavoro” e una “persona di poca cultura” – limitata alla II classe elementare – la polizia ritiene S. “un pericoloso anarchico d’azione d’intelligenza sveglia”. Poco più che adulto viene imputato due volte per omicidio, ma sempre prosciolto per “non provata reità”. La militanza di S. nel movimento libertario spezzino risale al 1893, anno di maggior diffusione dell’anarchismo nella città ligure principalmente grazie all’opera di Vittorio Fabrizioli, Silvio Massai e Antonio Accinelli. Negli anni a cavallo dei due secoli si iscrive al circolo anarchico “Giordano Bruno” e “prende parte a tutte le manifestazioni del partito”. L’azione propagandistica di S. si svolge soprattutto nella frazione di Pegazzano dove “esercita una discreta influenza fra gli operai” e dove vivrà fino al 1904, anno in cui viene chiamato da Pasquale Binazzi a sostituire Giuseppe Farina come gerente responsabile del settimanale anarchico spezzino «Il Libertario». S. copre questo incarico dal 24 luglio 1904 fino ai primi giorni di maggio del 1905, quando è costretto a fuggire alla volta della Svizzera per evitare di essere arrestato in seguito alla condanna a 24 mesi di carcere per reati di stampa. Mentre si trova a Bellinzona viene a conoscenza che il 3 luglio la corte d’assise di Sarzana gli ha inflitto altri 3 anni di reclusione e il pagamento di L 4.000 di multa per un articolo antimilitarista apparso sul n. 75 de «Il Libertario». S. comincia a spostarsi tra le città elvetiche nell’intento di far perdere le proprie tracce. In ottobre si trasferisce a Basilea ove rimane fino al gennaio 1907, mese nel quale è ospite di un compagno a Zurigo. Nel novembre 1912 fa ritorno a Basilea, ma il 20 gennaio 1914 viene raggiunto da un decreto di espulsione ed è consegnato a Como alle autorità italiane che nel frattempo lo avevano schedato come “pericoloso”. S. è immediatamente tradotto nelle carceri di Sarzana nelle quali deve scontare le pene inflittegli negli anni precedenti, ma per effetto dell’amnistia del 19 dicembre 1912, il 16 febbraio 1914 viene rimesso in libertà. Da questo momento S. abbandona la militanza attiva nel movimento anarchico spezzino, ottiene negli anni Venti il posto di custode dello stadio comunale “Alberto Picco”. Ormai anziano e “dedito al vino” viene radiato dallo schedario sovversivi il 21 novembre 1931. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Mameli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Genova, Prefettura, b.336, Il Libertario, Archivio dello Stato - La Spezia, Gabinetto di Prefettura, b. 3, f. 5 Sovversivi 1890-1899; Archivio dello Stato - La Spezia, Gabinetto di Prefettura, b. 5, f. 12, Stampa periodica.

Bibliografia: «Il Libertario», numero unico della Federazione Anarchica Spezzina, La Spezia, [lug.] 1946; G. Bianco e Claudio Costantini, Per la storia dell’anarchismo: ‘Il Libertario’ dalla fondazione alla guerra mondiale, «Movimento operaio e socialista», 1961; A. Bianchi, Storia del movimento operaio di La Spezia e Lunigiana, Roma 1975; Id., La Spezia e Lunigiana. Società e politica dal 1861 al 1945, Milano 1999.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Francesca Torraca

Bibliografia

2004

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Collezione

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