PISTOLESI, Agostino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PISTOLESI, Agostino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Città di Castello
- Data di nascita
- 1856
- Luogo di morte
- Milano
Biografia / Storia
- Nasce a Città di Castello (PG) nel 1856, da Tommaso e Maria Anna Bartolucci, giornalista. Nella Scuola Reale di Città di Castello si forma alle idee dell’internazionalismo anarchico, insieme a Florido Matteucci, Silvio Falleri ed altri. Nel 1874 Pistolesi fonda il periodico «Il Papatrac», monitore dei perduti della Val Tiberina (6 maggio-7 ottobre), che assume come propria missione quella di contribuire a “demolire il tarlato edificio del privilegio e contribuire a costruire il nuovo dell’eguaglianza”. A questa pubblicazione collaborano Florido Matteucci, Oreste Vaccari, Luigi Riccardini, Silvio Falleri. Partecipa, insieme a Errico Malatesta, Carlo Cafiero, Emilio Covelli, Francesco Pezzi, Tommaso Schettino, Napoleone Papini, Fortunato Serantoni ed un’altra trentina di delegati al congresso internazionalista che si tiene a Firenze il 21 ottobre 1876. Due anni più tardi, Pistolesi ottiene il diploma di professore di lingua francese. Nel 1879 inizia contro di lui una persecuzione giudiziaria: ricercato come “malfattore”, è costretto a rifugiarsi a Lugano con amici fidati. In seguito alle pressioni della Procura di Perugia, viene tratto in arresto il 16 aprile 1879 dalle autorità elvetiche, ma, grazie anche all’interessamento del prof. Ippolito Pederzolli, le autorità svizzere si convincono della sua innocenza e lo rilasciano, negando l’estradizione chiesta dall’Italia. Anche al processo di Perugia Pistolesi viene dichiarato innocente. Nel frattempo, a Lugano, stringe amicizia con Benoît Malon, col quale pubblica, in appendice all’«Avanti!», La storia del socialismo in Italia, “breve ricostruzione delle vicende dell’Internazionale in Italia dalle origini fino agli eventi più recenti”, che viene pubblicato anche su «L’Avvenire» di Modena. Tornato in Italia e stabilitosi a Milano, dopo aver lavorato per lo stabilimento Treves e l’editore Ambrosoli, viene infine assunto a «Il Secolo», di cui diviene in poco tempo redattore. In questi anni continua a collaborare con la stampa socialista («La Scintilla» di Città di Castello, la « Plebe» di Lodi e l’«Avanti!». Nel 1885 muore di tubercolosi, a Milano, a soli 29 anni. (F. Berti)
Fonti
- Bibliografia: P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969, ad indicem; L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, ad indicem; G. Meo, Agostino Pistolesi (Contributo alla storia del socialismo italiano intorno agli anni ’80), Tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, aa. 1977-78.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Tommaso e Maria Anna Bartolucci
Bibliografia
- 2004