PARADISI, Alcide

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PARADISI, Alcide

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
15/08/1891
Luogo di morte
Roma
Data di morte
03/07/1935

Attività e/o professione

Qualifica
Carrettiere

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Roma il 15 agosto 1891 da Amilcare e Valeria Ersili, carrettiere. Attivo dal primo dopoguerra, dopo aver riportato negli anni precedenti alcune condanne per reati comuni, svolge una attività di base che è di chiara opposizione al fascismo negli anni che precedono la marcia su Roma. Convinto di opporsi non solo politicamente all’evoluzione autoritaria, alle violenze squadriste ed all’instaurazione della dittatura viene segnalato e indicato come un provocatore, “più volte, di violenti incidenti contro i fascisti”. Nel 1928 viene diffidato per il suo comportamento politico. La sua attività, negli anni di instaurazione del regime, è particolarmente intensa nella zona di Roma Trionfale dove, accanto alla propaganda diretta, cerca di rimettere in piedi e mantenere un collegamento effettivo tra alcuni esponenti dell’anarchismo romano. Questa sua attività, in particolare, si sviluppa maggiormente con una serie di incontri e riunioni nel corso delle quali – oltre alla discussione sulla situazione politica – vengono poste in essere alcune iniziative di sostegno alle vittime della repressione e del regime. Queste riunioni si svolgono in una osteria del Rione Borgo dove, il 15 giugno 1930, P. viene arrestato con Giuseppe Luzzi, Alfredo Simmi, Natale Capecchi, Didio Cesarini, Giovanni Gallinella ed altri tre esponenti repubblicani e comunisti. Ammonito per propaganda anarchica e Soccorso Rosso, non cessa la sua attività ed il suo dichiarato atteggiamento antifascista; viene di conseguenza confinato per tre anni a Lipari (ME) Prosciolto in occasione del decennale, rientra a Roma dove riprende immediatamente la sua attività. Di nuovo ammonito nel 1933 non nasconde la sua avversione al regime. Nuovamente inquisito per la sua attività politica nel febbraio del 1934 e poi prosciolto, muore poco più di un anno dopo (3 luglio 1935); ai suoi funerali, tra gli altri, intervengono gli anarchici Alberto Di Giacomo, Giuseppe Luzzi, Giovanni Santella, Achille Mastrosanti, Raffaele Lotti, Didio Cesarini, Ivan Aiati, Giovanni Gallinella, Umberto Ceccarelli, Attilio Paolinelli, Ettore Sottovia, Federico Uberti, Gioacchino Gabrielli, Alessandro Bellini, Natale Capecchi, Renato Moreschi.(P. Iuso)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; G. Galzerano, Vincenzo Perrone, Casalvelino Scalo 1999, p. 251. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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