CORIO, Silvio Celestino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CORIO, Silvio Celestino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Saluzzo
Data di nascita
October 26 1875

Biografia / Storia

Nasce a Saluzzo (Cn) il 26 ottobre 1875 da Giuseppe Eugenio Luigi e Domenica Chiara, tipografo. Inizia la sua attività politica a Torino, dove frequenta i circoli socialisti ed in seguito quelli anarchici. Già agli inizi del 1893 collabora al periodico libertario «L’Ordine». Durante l’adempimento del servizio di leva C. denuncia in un giornale la morte di un commilitone causata dai soprusi dei superiori e viene di conseguenza assegnato a una compagnia di disciplina, dal luglio 1897 al dicembre 1898, per aver propagandato principi sovversivi. Terminato il servizio di leva, si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con il gruppo d’anarchici legati a Felice Vezzani e qui tenta di fondare il foglio libertario «Vita nuova». Durante il suo soggiorno in Francia è sospettato d’aver mantenuto contatti con Gaetano Bresci e di essere coinvolto nell’attentato a Umberto I. Nell’ottobre del 1901, C. viene arrestato e condannato a due mesi di carcere per aver contravvenuto a un decreto d’espulsione emanato per un articolo riguardante la situazione politica italiana pubblicato l’anno precedente sul giornale «Le Libertaire». Scontata la pena ed espulso dalla Francia, C. si trasferisce a Londra trovando ospitalità in casa dei fratelli Luciano ed Arturo Campagnoli dove viene raggiunto dalla compagna, l’anarchica Clelia Alignani. Nonostante le difficoltà, soprattutto di carattere economico, che C. deve affrontare nel periodo successivo al suo arrivo, egli s’inserisce immediatamente nella numerosa colonia d’anarchici rifugiatisi nella capitale inglese e si fa partecipe di numerose iniziative. Con E. Malatesta, Gennaro Pietraroja, e Carlo Frigerio, C. promuove e contribuisce a quasi tutti i giornali e numeri unici in lingua italiana pubblicati dagli anarchici in Londra, utilizzando spesso lo pseudonimo di “Crastinus”. Nel 1901 pubblica «L’Internazionale» (gen.-mag. 1901), giornale eclettico che voleva essere luogo di dibattito tra le varie tendenze del movimento anarchico e di cui escono, tra gennaio e maggio, quattro numeri. L’anno seguente è redattore, con Arturo Campagnoli e Frigerio del giornale «Lo Sciopero generale/La Grève générale» (mar.-giu. 1902). Nel 1902 appare tra i firmatari della circolare di Malatesta che lancia la pubblicazione del giornale «La Rivoluzione sociale», (ott. 1902–apr. 1903). Sempre nel 1902 C. fa parte del gruppo “Bresci”, composto tra gli altri anche da Frigerio e Pietro Gualducci, gruppo che ha momenti di forte attrito con Malatesta in occasione delle polemiche che accompagnano lo smascheramento della spia Enrico Rubini. C. contribuisce anche ai fogli di carattere antiorganizzatore promossi da Adolfo Antonelli: «Germinal» (1° mag. 1903), e «L’Insurrezione» (lug. 1905). C. svolge la sua attività politica anche all’interno della comunità internazionale anarchica presente nella capitale inglese. Nel 1902 fa parte del comitato di iniziativa di una Società Editrice Internazionale, rappresentandovi, insieme a Romeo Tombolesi ed Enrico Bellelli, il gruppo italiano e nello stesso anno è tra i fondatori dell’Università Popolare Italiana, per la cui costituzione si uniscono le principali associazioni e società della colonia italiana. Nel 1905, quando Malatesta ripropone una simile iniziativa C. si presta come insegnante di disegno. Nel 1907 insieme a Malatesta partecipa al convegno internazionale anarchico di Amsterdam dove conosce Guy Aldred. Tornato a Londra contribuisce, verosimilmente come tipografo, alla pubblicazione del giornale «Voice of labour», organo dell’anarcosindacalismo inglese. Nel 1909 ricopre l’incarico di segretario del comitato di gestione del Club Internazionale di Charlotte Street e dal 1911 fa parte del gruppo anarchico del Circolo di Studi Sociali. In questi anni C. lavora soprattutto come tipografo, pur dovendosi improvvisare nei periodi di maggiore difficoltà anche commerciante e cameriere. C. svolge un’ampia attività come pubblicista. Scrive articoli in numerosi giornali tra cui l’«Herald of revolt», fondato da Aldred, dove appare l’articolo Hyndman’s Guns (lug. 1911), in cui attacca la politica militarista del leader socialista. L’articolo viene ristampato su altri giornali, tra cui «Les Temps nouveaux», «Il Risveglio» e «De Vrij socialist». Scrive anche su «The Anarchist» di Glasgow in occasione delle mobilitazioni in favore di Ettor e Giovannitti; e nel 1911, su «The Star», «Justice», «The Daily Herald» e l’«Avanti!» contro la spedizione italiana in Libia firmandosi anche con lo pseudonimo di “Qualunque”. L’attività anticolonialista rappresenta da allora uno dei maggiori impegni politici di C.. Nel 1912 C. collabora al numero unico pubblicato dagli anarchici Italiani a Londra: «La Guerra tripolina» (apr. 1912). La pubblicazione di questo giornale è il punto di partenza della controversia giudiziaria che vede coinvolti Malatesta e la spia del Ministero degli Interni Enrico Bellelli; vicenda che si conclude con la condanna di Malatesta a tre mesi di carcere per diffamazione, cui sarebbe dovuto seguire un provvedimento d’espulsione. C. fa parte del Malatesta Release Committee che, tra maggio e giugno del 1912, organizza iniziative e manifestazioni di massa tali da costringere il governo inglese a ritirare il provvedimento d’espulsione. Nel 1913 C. partecipa alle riunioni preparatorie per la pubblicazione, prevista in Ancona, del giornale «Volontà», per il quale avrebbe dovuto essere corrispondente da Londra. Allo scoppio della Prima Guerra mondiale, la pubblicazione su «Il Popolo d’Italia» del 5 febbraio 1915 dell’articolo Parlando con Hyndman in cui C. prende posizione a favore dell’entrata in guerra a fianco dell’Intesa contro il militarismo tedesco, provoca la dura reazione degli anarchici contrari all’intervento, in particolare di Malatesta e di Emidio Recchioni. In seguito C. rivede questa sua posizione e si fa partecipe della propaganda antimilitarista e contro l’intervento a danno della Russia sovietica. Nel dicembre del 1917 C. entra in contatto con Sylvia Pankhurst, leader del movimento femminista inglese e inizia la sua collaborazione con il «Workers’ dreadnought» giornale da lei diretto. Da quell’anno le sue attività si legano strettamente a quelle della suffragette, di cui in seguito diviene il compagno esercitando un notevole influsso sulle sue idee e attività politiche. Con il tempo C. diviene anche un collaboratore fondamentale del giornale, programmandone i numeri e occupandosi della sezione sull’attività parlamentare Parliament as we see it. La collaborazione di C. al giornale, e in particolare il fatto che dirigeva la Agenzia che lo stampava, senza mai aver preso la tessera del partito, rappresenta il pretesto con cui nel 1924 il Communist Party (British Section Third International), sanziona il boicottaggio del giornale che cessa di essere l’organo del partito. Nel 1918 C. presenzia alla conferenza di Pace di Parigi come corrispondente dell’«Avanti!» e dell’ «Herald Tribune». L’anno seguente è in Italia, per partecipare a un congresso socialista a Bologna. Durante questo viaggio, il cui reale scopo è quello di preparare il rientro di Malatesta in Italia per conto dell’USI, C. introduce la Pankhurst nel mondo socialista italiano. A metà degli anni Venti C. si converte alla religione musulmana. È anche segretario della Sezione Britannica dell’Accademia pro Interlingua, società per la promozione di una lingua internazionale per cui C. tiene una serie di conferenze. Con l’avvento del fascismo in Italia, C. si adopera con la Pankhurst per sensibilizzare il governo e la società inglese del pericolo rappresentato dallo squadrismo mussoliniano, visto con “simpatia” da larga parte del mondo britannico. C. è tra i promotori dell’unico settimanale antifascista in lingua italiana apparso a Londra, «Il Comento» (1922-24) diretto da Antonio Galasso. Oltre a collaborarci, C. si occupa sia della composizione che della stampa del giornale. Contrastato dalle autorità della colonia italiana di cui il Fascio andava assumendo il controllo, osteggiato dalla polizia e dalle autorità britanniche, indebolito da scissioni interne, «Il Comento» deve cessare definitivamente le pubblicazioni nel 1924. C. e la Pankhurst fondano un giornale di carattere letterario, «Germinal» (lug. 1923), di cui escono solo due numeri. Nel 1927 la coppia ha un figlio, Richard Keir Pethick, cui la Pankhurs decide di dare il proprio cognome suscitando scandalo nella società britannica. C. svolge anche attività e propaganda antifascista con altri rappresentanti dell’emigrazione italiana di Londra, tra cui il figlio di Recchioni, Vero (Vernon Richard), che forma un gruppo attorno al giornale «Spain and the world» che vede partecipare anche Emma Goldman, George Orwell e Maria Luisa Berneri. C. è anche in contatto con gli antifascisti rifugiatisi a Parigi. Con la Pankhurst pubblica pamphlets traducendo o prendendo spunto da GL e organizza altre attività come l’introduzione clandestina di materiale propagandistico in Italia e in Etiopa. Nel 1936, in seguito all’invasione dell’Etiopia, C. è promotore della pubblicazione del settimanale diretto dalla Pankhurst «New times and Ethiopia news», che ha una distribuzione media di circa 10.000 copie ma che raggiunge picchi di 40.000. C. Al consueto pseudonimo di “Crastinus” aggiunge anche quello di “Luce” con il quale firma una rubrica fissa Facts from Italy, in cui ragguaglia sulle persecuzioni e le condanne degli antifascisti in Italia, sul coinvolgimento delle truppe fasciste nella Guerra di Spagna, sulle condizioni economiche italiane e sulle atrocità commesse dall’esercito Italiano in Etiopia. Al giornale contribuiscono da Parigi G.E. Modigliani e Carlo Rosselli – sul cui pensiero C. scrive un lungo articolo subito dopo l’assassinio, (The thought of Rosselli, giu. 1937) – e, dagli Stati Uniti, Gaetano Salvemini. L’entrata in guerra dell’Italia viene accolta da C. come la fine di ogni ambiguità rispetto al fascismo e la possibilità di una lotta aperta per la caduta del regime. A tale scopo l’anno seguente C. dirama un appello attraverso la bbc incitando gli italiani alla lotta contro il fascismo. Attraverso «New time and Ethiopia news» C. e la Pankhurst devono occuparsi però anche dei molti antifascisti residenti in Inghilterra che erano stati indiscriminatamente internati dalle autorità britanniche allo scoppio della guerra. Nel maggio 1943, in vista della sconfitta militare dell’Italia, C. pubblica una serie di articoli in cui auspica la formazione di una assemblea costituente per la fondazione della Repubblica che doveva rappresentare il referente per le trattative di pace con gli Alleati. La caduta di Mussolini e la nomina a capo del governo di Badoglio, riconosciuto come controparte dai governi alleati, viene inevitabilmente fortemente criticata da C. (Italian Marionettes. Fascism in a New Dress by Crastinus, 14 ago. 1943). Dopo la guerra C. continua la sua attività a fianco della Pankhurst soprattutto in favore dell’ Etiopia. Muore a Woodford Green (Essex) nel gennaio 1954. (P. Dipaola)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Alignani Clelia; ivi, Pubblica sicurezza, 1905, b. 22; ivi, 1909, b. 4; ivi, 1912 b. 36; iisg, Carte PankhurtsS. Pankhurts, The Red Twilight (autobiografia inedita); Silvio Erasmus Corio, «New times and Ethiopia news», (23 gen. 1954); G. Aldred, [Necrologio], «The World», giu. 1954, p. 88..

Bibliografia: M. David, The fighting PankhurtsA study in tenacity, London 1967; S. Franchini, Sylvia Pankhurst 1912-1924. Dal suffragismo alla rivoluzione sociale, Pisa 1980; C. Levy, Malatesta in exile, «Annali della Fondazione Luigi Einaudi», 1981; P.Romero, E. Sylvia Pankurst. Portrait of a Radical, New Haven and London 1987; Dizionario biografico degli italiani, Roma [pubbl. in corso], ad nomen; A. Bernabei, Esuli ed emigranti italiani nel Regno Unito1920-1940, Milano 1997, ad indicem; L. Sponza, Divided Loyalities. Italians in Britain during the Second World War, Berna 2000; M. Pugh, The Pankhursts, Allen Lane 2001; L. Odiardo con la coll. del Collettivo Vanzetti, … Di estremi sentimenti antifascisti, appunti per una biografia politica di Silvio Corio (1875-1954), [Saluzzo] 2001.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe Eugenio Luigi e Domenica Chiara

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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